
Gianna Chiapello, nota per la sua straordinaria capacità di riconoscere i volti, è scomparsa oggi, 8 marzo 2025, a Giaveno, un comune situato nella provincia di Torino. Aveva 91 anni e il suo contributo al mondo del cinema è stato inestimabile. La sua memoria visiva le ha permesso di restituire identità a numerosi attori e attrici poco conosciuti, giocando un ruolo fondamentale nella ricostruzione della storia del cinema muto.
Un legame speciale con il museo nazionale del cinema
Gianna Chiapello ha avuto un rapporto privilegiato con Maria Adriana Prolo, la fondatrice del Museo Nazionale del Cinema. La loro collaborazione ha segnato un’epoca nel campo della ricerca storica sul cinema. Chiapello, descritta come una vera e propria “detective dei volti“, ha dedicato gran parte della sua vita a identificare i protagonisti delle pellicole mute, anche quelli meno noti. La sua abilità nel riconoscere i volti ha permesso a storici e appassionati di cinema di riscoprire e valorizzare figure dimenticate, contribuendo così a una comprensione più profonda del patrimonio cinematografico torinese.
Recentemente, Chiapello ha collaborato alla revisione delle didascalie per la riedizione della fondamentale opera “Storia del Cinema Muto Italiano” di Maria Adriana Prolo. Questo progetto ha rappresentato un continuare il lavoro iniziato negli anni ’80, dimostrando la sua dedizione e passione per il cinema e la sua storia.
Una passione per il cinema che dura una vita
Nel raccontare come sia iniziata la sua avventura al Museo, Chiapello ricordava un episodio significativo: “Un giorno sgomberammo un tavolo da una montagna di carte e cominciai a identificare quei visi sulle fotografie con il mio ‘colpo d’occhio'”. La sua intuizione non è passata inosservata a Prolo, che le ha affidato il compito di risolvere un complicato puzzle di identità, un impegno che l’ha tenuta occupata per il resto della vita. Chiapello ha spesso espresso il rammarico di avere ancora molti “volti” senza nome da identificare.
La sua passione per il cinema è stata il motore che l’ha spinta verso il Museo, situato all’epoca a Palazzo Chiablese. Chiapello ha descritto il suo amore per il cinema come un sentimento travolgente, che l’ha portata a frequentare i piccoli cinema, conosciuti come “pidocchietti”. La sua amicizia con Maria Adriana Prolo, iniziata nel 1981, ha segnato un punto di svolta nella sua vita, un periodo che ha definito come trasformativo.
Funerali e commemorazione
Le esequie di Gianna Chiapello si svolgeranno martedì 11 marzo 2025, presso la Chiesa Centrale di Giaveno, a partire dalle 9:30. La sua scomparsa lascia un vuoto nel mondo del cinema e tra coloro che hanno avuto il privilegio di conoscere e lavorare con lei. Chiapello sarà ricordata non solo per il suo straordinario talento, ma anche per la passione e l’impegno che ha dedicato alla valorizzazione della storia del cinema muto.