Dr Myine (nome d’arte di Carmine Esposito) torna sulla scena musicale con il brano Botto…X, un singolo che è anche un inno alla spensieratezza e ai colori dell’estate. Il tutto nasce dal desiderio di raccontare la libertà, e l’importanza di vivere senza etichette e senza discriminazione di ogni genere.
Com’è nato il tuo primo approccio alla musica? Quando hai scoperto che sarebbe stata la tua strada?
Questa passione è nata quando avevo 7 anni ed ero a Napoli (ora vivo tra la Liguria e la Lombardia). Avevo una band: eravamo 6/7 amici e ci riunivamo in questo scantinato. Suonavamo con pezzi di legno.
Come nasce invece il tuo nome d’arte?
Il mio vero nome è Carmine Esposito: ho così pensato di utilizzare la parte finale del mio nome, aggiungendo però la y.
Parliamo del tuo nuovo singolo Botto…X: dove nasce l’idea per questo brano?
Pensavamo di voler fare il botto, mentre la x va a richiamare il botox: si tratta di una molecola botulinica e può essere letta in due versioni. Può infatti essere vista in primis come un’iniezione di vitamine, ossia un inno alla spensieratezza e gioia/colori. Ho poi voluto rappresentare il guardarsi allo specchio e il pensare di piacersi; a volte può accadere che qualcun altro dica invece un commento negativo sul nostro aspetto. Insomma, ognuno deve avere la libertà che vuole e non deve tener conto dei commenti altrui.
La canzone parla di libertà e di una vita senza etichette. Secondo te, qual è il segreto per diventare finalmente liberi e per liberarsi dai pregiudizi?
La cosa necessaria è quello di non interessarsi degli altri, prendere spunto da chi è meglio di te non da chi è peggio. E’ importante raccogliere critiche costruttive, ma non interessarsi di quello che può dire la gente. Tutti pensano di avere tempo, ma in realtà il tempo non c’è: e quel tempo che abbiamo non può essere sprecato per pensare a quello che dicono gli altri. Ognuno di noi è qualcosa di unico e speciale: tutti siamo belli, e questo è un messaggio che deve arrivare a tutti.
Il tuo è uno stile musicale molto originale, ma chi sono stati i tuoi maestri musicali?
L’Italia è sicuramente la patria della musica, e mi sono ispirato a moltissimi artisti italiani come De André, Vasco Rossi, Vecchioni, Lucio Dalla, Cremonini, Luca Carboni, Lucio Battisti.
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Quali sono i tuoi futuri progetti? Puoi anticiparci qualcosa?
Continuerò a fare musica; al momento stiamo lavorando su altri tre pezzi che si allontanano dalla scrittura leggera ma anche sono comunque accompagnati da un ritmo incalzante.
Intervista a cura di Stefania Meneghella