Daniela Morozzi ritorna nel piccolo schermo con una nuovissima serie tv. ‘Lea – Un nuovo giorno‘ è ambientato in un ospedale pediatrico e racconta gli eventi e le avventure che accadono in un luogo che può portare tristezza ma anche molta speranza. La Morozzi è quindi Rosa: una donna serena, forte e sempre sorridente.
L’attrice ha accettato di incontrarci, e ci ha parlato del suo lungo percorso lavorativo e dei suoi progetti alternati tra teatro, cinema e tv. Ci ha inoltre aperto il proprio mondo e ci ha raccontato il suo modo di vivere la recitazione, i suoi sogni più grandi e il suo legame speciale con Anna Valle (con la quale ha condiviso moltissime ore sul set).
La recitazione fa ormai parte di te. Ma c’è stato un momento particolare nel quale hai compreso che sarebbe stata la tua strada?
Praticamente da sempre. Ho visto molti colleghi che hanno sentito il desiderio di essere attori in tarda età, o comunque durante l’adolescenza. Io ho sempre pensato di fare questo, sin da quando ero bambina: ovviamente, non è stato tutto rose e fiori. Ho provato varie strade: ad esempio, ho scritto per un giornale, ho frequentato l’Università. Quando frequentavo le scuole superiori, mi iscrissi alla Scuola di Teatro e questo è diventato pian piano il mio lavoro.
Sei diventata nota grazie alla fiction ‘Distretto di polizia’: cos’è cambiato da allora?
E’ cambiato tantissimo: è stata una serie tv che ha avuto un incredibile successo. Ho imparato a stare sul set tante ore, a condividere la vita con un personaggio amatissimo e anche a condividere per molto tempo il lavoro di gruppo. Eravamo un gruppo molto solido e forte; ho fatto il mio lavoro con accanto grandi professionisti. E’ stato sicuramente un bellissimo viaggio, ed è stato importante chiudere quel ciclo. Rinascere con un nuovo personaggio è stato anche un po’ faticoso, come anche riappropriarmi del mio nome. E’ stata però sicuramente una parte importante della mia vita.
Stai per tornare nel piccolo schermo con la fiction ‘Lea – Un nuovo giorno’. Qual è il messaggio principale che questo progetto vuole trasmettere?
Tutto sta molto racchiuso nel titolo: è una storia ambientata in un ospedale pediatrico, con un gruppo di donne molto forti. E’ una fiction femminile, che tratta i temi della cura e dell’arrivo di un nuovo giorno. Si parla degli elementi primari della nostra vita: l’amore, l’amicizia, la passione, la perdita. In tutto questo, c’è però anche la capacità di rinascere e di poter cambiare le cose (anche quando sembra impossibile). Questo è sicuramente un bellissimo messaggio che vuole lasciare al pubblico, considerando soprattutto il periodo che stiamo vivendo. E‘ una serie di buoni sentimenti, che toccano le corde e il cuore di tutti noi.
E il tuo personaggio, cosa ti ha lasciato? Puoi anticiparci qualcosa?
Quando mi sono arrivate le sceneggiature e ho letto la storia di Rosa (si chiama così il mio personaggio), ho subito pensato di voler interpretarla. E’ la migliore amica di Lea, una donna molto umana: ha una famiglia, una vita regolare e felice. E’ una donna molto impegnata, e che ha un’amicizia profonda con la protagonista: con lei, condivide sentimenti, consigli, momenti difficili. E’ un personaggio molto positivo, sorridente, leggero e con un rapporto con Lea davvero potente.
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Com’è stato lavorare con la bravissima Anna Valle? Cosa ti ha insegnato più di tutto?
Anna è un’attrice di grande spessore, è una grandissima professionista: talentosa, bellissima. La sua bellezza è data anche da una grande intelligenza. Quando le donne sono così intelligenti e così creative, è sempre piacere collaborare con loro. Noi due siamo sulla stessa lunghezza d’onda, ci corrispondono molte cose. Abbiamo figli che hanno più o meno la stessa età, abbiamo un modo molto simile di vivere questo lavoro. Stare sul set insieme è stato molto bello: lei è anche molto vitale, generosissima. Mi piace soprattutto definirla gentile ed elegante. E’ stato molto piacevole lavorare con lei, così come con le altre ragazze: Manuela Ventura, Marina Crialesi, Rausy Giangaré, Eleonora Giovanardi. C’era poi la regista Isabella Leoni, una donna anche lei. E’ quindi una serie molto luminosa, femminile: insomma, una serie molto ‘donna‘.
Hai in programma nuovi progetti lavorativi? Cosa ti riserva il futuro?
Sto recuperando molte date in teatro, e ho alcuni progetti molto importanti per questa estate. Vedremo cosa ci riserverà il futuro: spero che ci sarà una seconda stagione di ‘Lea – Un nuovo giorno‘.
Intervista a cura di Stefania Meneghella