Dal 15 al 20 marzo si celebra “Enrico Medioli: un secolo di storie per il cinema”

Parma, 14 marzo 2025 – Dal 15 al 20 marzo, la città emiliana rende omaggio a Enrico Medioli, celebre sceneggiatore parmigiano, in occasione del centenario della sua nascita. L’Assessorato alla Cultura del Comune, in sinergia con l’Università di Parma e sotto la direzione artistica del regista Marco Mazzieri, ha organizzato una settimana ricca di eventi, tra cui incontri, proiezioni, masterclass e un concorso per il miglior soggetto cinematografico originale.

L’inaugurazione della rassegna

L’inaugurazione della rassegna avverrà sabato 15 marzo alle ore 15.30 presso il Cinema Astra, con la proiezione del film di Sergio Leone, C’era una volta in America (1984), co-sceneggiato da Medioli. Per l’occasione, sarà presentata la versione estesa restaurata del film, alla quale parteciperanno lo sceneggiatore Franco Ferrini, membro del team di sceneggiatori del film, e il critico cinematografico Filiberto Molossi.

Incontro su Enrico Medioli

Il giorno successivo, domenica 16 marzo, l’evento proseguirà al Ridotto del Teatro Regio alle 15.30 con un incontro intitolato Enrico Medioli. Una storia per il cinema, moderato da Marco Mazzieri. Interverranno figure di spicco del panorama cinematografico italiano, tra cui Caterina D’Amico, responsabile scientifico dell’Archivio Luchino Visconti e figlia della sceneggiatrice Suso Cecchi D’Amico, Franco Ferrini, Cecilia Valmarana, vice direttrice Rai e responsabile Rai Movie, Monica Zapelli, sceneggiatrice premiata con il David di Donatello, e Sara Martin, docente di Storia e critica del cinema all’Università di Parma. Durante l’incontro, verrà consegnato il Premio Enrico Medioli – Una storia breve per il cinema, un concorso dedicato alla scrittura di un soggetto originale. La giornata si concluderà con un momento musicale alle 18, dove la soprano Laura Giordano, accompagnata al pianoforte da Claudio Cirelli, eseguirà brani tratti dai film scritti da Medioli.

Masterclass e proiezione

Il 17 marzo, data del centenario della nascita di Medioli, alle 15 al CAPAS dell’Università di Parma (Vicolo Grossardi 4), Monica Zapelli offrirà una masterclass sul soggetto cinematografico, aperta a studenti e al pubblico. La serata proseguirà al Cinema Astra con la proiezione di La prima notte di quiete di Valerio Zurlini (1972), presentata da Primo Giroldini, curatore del Parma Film Festival, arricchita da estratti di un’intervista a Medioli del 2007.

Presentazione del libro e proiezione finale

Giovedì 20 marzo, alle 18, presso Palazzo del Governatore, sarà presentato il libro di Piero Negri Scaglione, Che hai fatto in tutti questi anni. Sergio Leone e l’avventura di C’era una volta in America (Einaudi). L’incontro, moderato da Carlo Ugolotti, ricercatore dell’Università di Parma, vedrà la presenza dell’autore. La rassegna si concluderà alle 21 con la proiezione della copia restaurata di Gruppo di famiglia in un interno di Luchino Visconti (1974), un’opera basata su un soggetto originale di Medioli. Tutti gli eventi sono ad ingresso libero fino ad esaurimento posti.

La vita di Enrico Medioli

Enrico Medioli nacque a Parma il 17 marzo 1925, presso Palazzo Bocchi in via Farini. Dopo aver completato gli studi al Collegio Maria Luigia e la Facoltà di architettura a Milano, si trasferì a Roma nel 1950. Debuttò nella sceneggiatura nel 1953 con Suso Cecchi D’Amico, anche se il primo film non venne mai realizzato. La sua carriera si distinse per collaborazioni significative, tra cui il primo film con Valerio Zurlini, La ragazza con la valigia, e il lavoro come assistente alla regia per Visconti in opere teatrali.

Collaborazioni e eredità

Dal 1959, Medioli collaborò con Luchino Visconti per film iconici come Rocco e i suoi fratelli (1960), Il gattopardo (1963) e Gruppo di famiglia in un interno (1974). Oltre a Visconti, lavorò con registi come Alberto Lattuada, Valerio Zurlini, Vittorio Caprioli e Sergio Leone, contribuendo a titoli di grande rilevanza. Concluse la sua carriera scrivendo per la televisione e si spense nel 2017 a Orvieto, lasciando un’eredità duratura nel panorama cinematografico italiano.

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Gianni Losaco