Cristiana Vaccaro – La semplicità del restare se stessi


Ciò che rende unica la trasformazione in maschere che non ci appartengono è la rappresentazione, semplice e del tutto spontanea, dei nostri volti. E’ la magia della recitazione, del teatro, dell’essere completamente sé stessi mentre ci si rispecchia in altri.

Oggi incontriamo Cristiana Vaccaro, celebre attrice che incarna perfettamente la genuinità e l’umiltà dell’essere maschera che si discosta dal volto; la sua è però una maschera che non fa paura, ma che con estrema naturalezza riesce a catturare l’attenzione del pubblico.

Cristiana, diplomata all’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”, è tra i soci fondatori della compagnia teatrale “Circo Bordeaux” e segue come docente il corso di recitazione presso l’Accademia Bordeaux. Sono stati tanti i ruoli da lei interpreta, tra cui quello di una cortigiana per “Tale of Tales” di Matteo Garrone, in concorso al Festival di Cannes 2015. E’ Magda in “Noi Siamo Francesco” diretto da Guendalina Zampagni. Partecipa al film “Se Dio vuole” di Edoardo Falcone, vincitore del David di Donatello come miglior regista esordiente. Lavora con Aurelio Grimaldi nel film su Pier Paolo Pasolini :“Un mondo d’amore” e nel progetto sul caso Moro “Se sarà luce sarà bellissimo”. E’ Carlotta Zann nell’horror movie “La casa sfuggita” di Ivan Zuccon e interprete della cattivissima moglie di Loco nel film “Ovunque tu sarai” di Roberto Capucci.
In TV è invece l’Ispettore Sonzogni per “La Nuova Squadra” (su Rai 3), la Signora Remoli nella sit com “Colpi di sole”(su rai 3) e la wedding crasher per i “guastanozze”, trasmissione degli stessi autori di “Scherzi a parte” (su Italia 1).

Al momento, la vediamo ogni giovedì sera su rai 1 nel ruolo di Maddalena Tannino in un Medico in famiglia 10.

Ora lasciamo la parola a Cristiana Vaccaro, con l’augurio più grande di continuare in questo percorso di cose semplici ed essenziali.


D: Come è nata la tua passione per la recitazione?
R: E’ sempre difficile rispondere a questa domanda; spesso non ti accorgi di avere questa grande passione, segui semplicemente una necessità…Forse è nata durante uno spettacolo di Arturo Brachetti. Avrò avuto 12 anni e sono stata presa da una forte curiosità di conoscere tutti i segreti e tutti i meccanismi di quello spettacolo incredibile.

D: In cosa la recitazione ti ha aiutato durante il tuo percorso di vita?
R: La recitazione si basa sull’osservazione e sull’analisi profonda dell’animo umano. Sicuramente mi ha aiutato a capire meglio me stessa, i miei limiti e anche i miei punti di forza. E’ un lavoro che costringe a farsi delle domande.

D: Oltre ai ruoli d’attrice hai fondato la compagnia teatrale “Circo Bordeaux” e da qui l’Accademia Bordeaux. Com’è trasmettere ciò che hai appreso a dei giovani con la tua stessa passione?                                                                                                                                                                                                                                                                                                       

R:E’ una grande responsabilità. Io cerco di renderli consapevoli che si tratta di un percorso pieno di difficoltà e che spesso si rischia di non avere una continuità lavorativa. Inizialmente tendo a scoraggiarli, forse per capire se c’è davvero una reale necessità. Lavoro anche sul senso del gioco che è una parte fondamentale del mestiere dell’attore.

D: Quali dei ruoli da te interpretato è stato più difficile e quale più similare a te? Perché?
R: Non è detto che un ruolo simile alla propria personalità sia più facile da interpretare, il rischio potrebbe essere quello  di andare meno in profondità proprio perché ci sembra più facile. Dirò una banalità ma in tutti i ruoli metti qualcosa di te.

D: Ti vediamo su rai 1 nel ruolo di Maddalena Tannino. Raccontaci della tua prima audizione fino alla conferma di essere stata presa.
R: Dovevo preparare una scena con delle frasi in dialetto pugliese stretto. Io sono nata in Calabria e ho sempre vissuto a Roma. Ho dimestichezza con i dialetti e mi diverte molto studiarli, ma il pugliese lo conoscevo poco. Ho chiesto aiuto ad un mio amico: Gabriele Granito, conosciuto sul set di “Noi siamo Francesco”. Ho registrato la sua voce e riascoltata mille volte …dovevo sembrare una pugliese doc! Al secondo incontro ho anche cantato una canzone, visto che Maddalena ha la passione per il canto!

D: Hai sempre seguito Un Medico in famiglia? Che aspetti di te ha fatto emergere questa fiction?
R: Lo seguivo quando ero più piccola, poi una c’è stata una pausa e ora sono lì ogni giovedi sera! Il personaggio di Maddalena credo abbia messo in evidenza la mia ironia e forse anche la mia parte più dolce.

D: Cosa consigli a chi come te si affaccia al mondo della recitazione?
R: Di capire davvero se è la scelta giusta, di non accontentarsi , di non smettere di studiare e di rimanere sempre lucidi, con i piedi per terra.

D: Quali sono i sogni che vorresti realizzare nel futuro?
R: Mi piacerebbe interpretare un ruolo opposto a quello di Maddalena, un ruolo drammatico.

D: Qual è il complimento che ti è stato fatto finora che ricordi con più affetto?
R: “Sembra che tu non faccia nessuna fatica. Ti viene tutto cosi naturale”. Penso che la credibilità e la semplicità siano tra le cose più difficili da raggiungere.

D: Quali sono i tuoi futuri progetti?
R: Sarò in tournée con “Il Sorpasso”, adattamento teatrale del capolavoro di Dino Risi. Con Giuseppe Zeno, Luca Di Giovanni, Marco Prosperini, Simone Pieroni, Pietro Casella, Francesco Lattarulo e Francesca Florio. Regia di Guglielmo Ferro.


Ringraziamo Cristiana Vaccaro per la sua collaborazione e per il tempo che ci ha donato, con l’augurio più grande di continuare in questo percorso di cose semplici ed essenziali.

Recensione a cura di Stefania Meneghella
Intervista realizzata da Manuela Ratti
Pubblicazione a cura di Roberta Giancaspro

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Stefania Meneghella