La Cina ha recentemente annunciato che intende inviare i primi astronauti cinesi sulla Luna entro il 2030, attraverso un gemello di Starship.
La corsa alla conquista della Luna sta subendo una brusca accelerazione, in seguito alle ultime dichiarazioni rilasciate dalla CNSA (Agenzia Spaziale Cinese), secondo le quali il gigante asiatico si sta preparando a far atterrare i propri astronauti sulla superficie lunare entro il 2033. Il programma Artemis della NASA, nonostante i continui ritardi, intende invece inviare il prossimo uomo e la prima donna sulla Luna entro il 2026. Per raggiungere questo ambizioso obiettivo, gli americani hanno progettato il Space Launch System (SLS), un mega razzo alto 110 metri. Ciascun lancio di questo colosso spaziale ha un costo stimato di circa 4 miliardi di dollari e alla sua sommità avrà la navicella Orion, destinata a trasportare gli astronauti verso il nostro satellite naturale.
Una volta giunti nell’orbita lunare, la navicella Orion si aggancerà alla Starship di SpaceX, il sistema di atterraggio lunare sviluppato dall’azienda spaziale di Elon Musk. Successivamente, l’equipaggio si trasferirà dalla capsula Orion alla Starship, che effettuerà l’allunaggio. Orion, invece, rimarrà in orbita lunare in attesa del rientro degli astronauti. Parallelamente, la Cina ha annunciato l’intenzione di portare i suoi taikonauti (astronauti cinesi) sulla Luna tra il 2030 e il 2033, attraverso un programma spaziale ambizioso che prevede lo sviluppo di un razzo riutilizzabile simile a quello utilizzato da SpaceX.
La versione cinese di Starship
L’azienda spaziale privata di Elon Musk continua a essere una fonte di ispirazione per gli ingegneri aerospaziali cinesi, che non si limitano a replicare il famoso razzo Falcon 9 di SpaceX con il Tianlong-3. Anzi, stanno addirittura sviluppando un lanciatore pesante di prossima generazione riutilizzabile, il cui design si ispira alla gigantesca astronave Starship, con l’ambizione di conquistare la Luna proprio come gli americani. L’agenzia spaziale cinese (CNSA) – secondo quanto ha dichiarato e mostrato al China Air Show di Zhuhai 2024 – sta infatti sviluppando il Long March 9, un razzo alto circa 114 metri e dotato di una capacità di carico utile massima di 150.000 kg verso l’orbita terrestre bassa, di 53.000 kg verso la Luna e di 44.000 kg verso Marte.
Il primo volo del Long March 9 è previsto tra il 2028 e il 2029, con l’obiettivo di inviare i primi astronauti cinesi sulla Luna entro il 2033. La CNSA ha inoltre dichiarato che il Long March 9, oltre a essere composto da due stadi, sarà disponibile in almeno tre versioni differenti, una delle quali sarà completamente riutilizzabile, proprio come la Starship di SpaceX. Ciò che lo avvicina di più alla gigantesca astronave di Elon Musk, oltre al design, sono i flap (le alette di controllo) presenti sullo stadio superiore, che gli conferiscono una maggiore manovrabilità.
Entrambi i lanciatori, inoltre, utilizzeranno motori alimentati da ossigeno liquido e metano liquido: il Long March 9 sarà equipaggiato con 30 motori YF-215, mentre il Super Heavy della Starship ne ha 33 del tipo Raptor.