C’è un tratto di oceano che è considerato il più pericoloso al mondo, a causa delle forti tempeste e delle altissime onde. Ecco dove si trova.
La crociera è senza dubbio una delle esperienze di viaggio più amate in assoluto, soprattutto perché ti offre la possibilità di visitare tantissimi luoghi in pochi giorni. Tuttavia, alcune rotte marittime sono estremamente rischiose a causa dei fenomeni meteorologici estremi, come ad esempio le tempeste, le basse temperature e i forti venti che mettono alla prova anche le navi più moderne. Tra i mari più temuti dai navigatori troviamo il Mare del Nord, il Golfo di Biscaglia e il famoso Triangolo delle Bermuda: si tratta di zone quasi perennemente costellate di tempeste violente, che mettono a dura prova le navi di qualsiasi dimensione.
Dobbiamo però ricordare che le compagnie di crociera, per evitare incidenti a bordo, adottano delle rigorose misure di sicurezza. Tuttavia, è fondamentale che i crocieristi sappiano che un certo grado di rischio è sempre presente.
Il tratto oceanico più pericoloso al mondo
Sulla Terra c’è un altro tratto oceanico estremamente pericoloso: è il Canale di Drake. Quest’ultimo, che separa capo Horn (l’estremità più meridionale del Sudamerica) dalle isole Shetland Meridionali (in Antartide), è infatti considerato uno dei luoghi più pericolosi al mondo. Un tempo era infatti attraversato esclusivamente dagli esploratori e dai cosiddetti “lupi di mare”, poiché è una zona quasi perennemente costellata di tempeste e di venti fortissimi, che possono generare delle onde alte fino a 15 metri. Oggi, però, si sta progressivamente riempiendo di navi da crociera, oltre che di navi oceanografiche per la ricerca scientifica.
Tantissimi crocieristi, soprattutto quelli che amano le sfide e le emozioni forti, sognano infatti di raggiungere le remote isole dell’Antartide, dopo un lungo viaggio d’azione e ricco di adrenalina. Alcuni, però, scelgono di lanciarsi in questa avventura solamente per poter raccontare a tutti di essere sopravvissuti al famoso “Drake shake”. Si tratta di un fenomeno meteorologico che si verifica nel Canale di Drake, ed è caratterizzato da venti che sfiorano i 110 km/h di velocità e da onde che raggiungono i 15 metri di altezza.
Questo pericolosissimo tratto oceanico, che è lungo circa 1.000 chilometri e profondo ben 6.000 metri, è chiamato anche il “cimitero degli oceani”, a causa dei numerosi naufragi che si sono verificati nel corso della storia. Tutti coloro che decidono di sfidare il Canale di Drake, a bordo di una nave, devono quindi affrontare per 48 ore venti gelidi che soffiano da Ovest a Est, onde gigantesche e frequenti tempeste.