Negli ultimi anni, la lotta contro il colesterolo alto è diventata una questione centrale della salute pubblica, specialmente in Italia.
Nel nostro Pese, infatti, una parte considerevole della popolazione adulta presenta valori superiori a quelli raccomandati. Le conseguenze di un colesterolo elevato non sono trascurabili: si stima che siano circa 50.000 i decessi all’anno attribuibili a malattie cardiovascolari correlate all’iperlipidemia.
In questo contesto, un nuovo farmaco potrebbe rappresentare una svolta significativa nella terapia per la gestione del colesterolo alto: Inclisiran, un trattamento innovativo a base di mRNA, ha dimostrato di ridurre i livelli di colesterolo LDL del 51% in soli tre mesi.
Una terapia contro il colesterolo
Uno dei maggiori problemi nella gestione del colesterolo è l’aderenza alle terapie tradizionali, come le statine. Si stima che fino al 50% dei pazienti smetta di assumere questi farmaci entro un anno dalla prescrizione. Questo abbandono è spesso dovuto agli effetti collaterali e alla necessità di assumere una pillola quotidiana. In questo scenario, Inclisiran offre un approccio diverso. La somministrazione avviene tramite iniezioni sottocutanee, con un regime che prevede solo due o tre iniezioni all’anno. Questa modalità di somministrazione più semplice e meno gravosa potrebbe migliorare significativamente l’aderenza alla terapia.
Inclisiran agisce attraverso un meccanismo innovativo che utilizza la tecnologia dell’RNA messaggero. In particolare, il farmaco “spegnere” l’mRNA che codifica per la proteina PCSK9, un’importante regolatrice del metabolismo del colesterolo. La PCSK9 è nota per legarsi ai recettori che catturano il colesterolo LDL (il cosiddetto colesterolo “cattivo”), riducendo la loro disponibilità e aumentando i livelli di colesterolo nel sangue. Bloccando l’espressione di questa proteina, Inclisiran permette ai recettori LDL di catturare più colesterolo, abbassando così i livelli di LDL circolante.
A nove mesi dall’inizio dello studio e dopo una terza dose di Inclisiran, la riduzione media dei valori LDL ha raggiunto il 56%. Tra i pazienti ad alto rischio, circa il 67% ha ottenuto valori di colesterolo inferiori a 55 mg/dl, e l’80% ha visto i propri livelli di LDL scendere al di sotto di 70 mg/dl. Questi risultati sono particolarmente significativi, considerando che i pazienti ad alto rischio sono quelli che trarrebbero maggior beneficio da un controllo più rigoroso dei livelli di colesterolo.
Quanto funziona la terapia
Inclisiran ha dimostrato di essere particolarmente efficace anche quando utilizzato in combinazione con altre terapie, come le statine o l’ezetimibe. Nei pazienti che seguivano una terapia combinata, è stata osservata una riduzione dei livelli di LDL al di sotto di 55 mg/dl nel 71% dei casi a tre mesi e nell’83,2% a nove mesi. Inoltre, l’82,3% e il 94,7% dei soggetti ha raggiunto livelli di colesterolo sotto i 70 mg/dl a tre e nove mesi, rispettivamente.
La disponibilità di un farmaco come Inclisiran potrebbe avere un impatto significativo sulla salute pubblica, specialmente in un paese come l’Italia, dove i tassi di colesterolo alto sono preoccupanti. Con una spesa sanitaria che supera i 16 miliardi di euro per costi diretti e indiretti legati alle malattie cardiovascolari, l’introduzione di terapie più efficaci e meglio tollerate potrebbe contribuire a ridurre non solo il numero di decessi, ma anche il carico economico sul sistema sanitario.
In conclusione, la strada verso una migliore gestione del colesterolo alto è tracciata, ma richiede un impegno continuo sia da parte dei medici che dei pazienti. La diffusione delle informazioni sui benefici di Inclisiran e l’importanza di una terapia adeguata sono fondamentali per garantire che il maggior numero possibile di pazienti possa beneficiare di questo innovativo trattamento. La speranza è che, grazie a farmaci come Inclisiran, la lotta contro il colesterolo alto possa finalmente vedere risultati tangibili e duraturi.