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Claudia Vismara presenta I Cacciatori del Cielo: “La mia Norina? Una pennellata di rosso vivo sui colori più cupi”

Claudia Vismara è la protagonista femminile de I Cacciatori del Cielo, primo docu-film sulla storia dell’asso dell’aviazione Francesco Baracca interpretato da Giuseppe Fiorello. Il progetto televisivo andrà in onda mercoledì 29 marzo in prima serata su Rai 1, e celebrerà il Centenario della Costituzione dell’Aeronautica Militare. Abbiamo incontrato l’attrice, che ci ha svelato alcuni aneddoti sull’attesissimo film.


Com’è nato il tuo primo approccio alla recitazione? Quando hai capito che sarebbe stata la tua strada?

Sono sempre stata la classica bambina che è sempre salita su un palcoscenico durante le recite, e ho sempre amato recitare. Questa passione ha preso sempre più forma verso i 15 anni, quando ho fatto il mio primo vero corso di teatro. Era un teatro abbastanza da camera, molto corporeo e questo mi ha dato modo di acquisire degli strumenti fondamentali per il mio percorso. Quando mi sono diplomata avevo le idee chiare: ho così iniziato a studiare recitazione e da lì è nato tutto.

Ti vedremo in tv con I Cacciatori del Cielo, un progetto che racconta le imprese eroiche dei pionieri del volo durante la Prima Guerra Mondiale. Cosa lascerà secondo te questo film nel pubblico? Qual è il messaggio principale che vuole trasmettere?

Viene trasmesso il giorno dopo il Centenario della Nascita dell’Aeronautica, ed è in primis un voler celebrare quella che è la nostra aeronautica. Penso che sia un progetto molto bello che al pubblico piacerà; non parlerà semplicemente di un eroe, dato che non è un film di guerra. Racconta l’aspetto quasi umano dell’eroe, e parla di quelli che erano i suoi sentimenti e di chi si nasconde dietro l’eroe. C’è un rapporto di amicizia, una storia d’amore con Norina ed è molto interessante: il film lascia spazio ai sentimenti meno comuni e a cui non siamo molto abituati. C’è la paura di questo eroe: il suo essere impavido e capace di gesti eroici, ma anche il suo essere uomo e persona. Aveva un grande senso d’onore e non si è mai tirato indietro, ma lui stesso racconta che aveva paura di morire e aveva il terrore di andare incontro alla morte. Lui cercava sempre di salvare il suo nemico, e il suo obiettivo era uccidere il simbolo del nemico: si racconta infatti che lui soccorresse spesso i piloti nemici perché si riconosceva in loro.

Claudia Vismara (kosmomagazine.it)

Interpreti il personaggio di Norina. Quanto c’è di te in lei e cosa ti ha lasciato più di tutto questo ruolo?

Norina è per fortuna un personaggio molto diverso da Claudia, ed è anche diverso dai personaggi che solitamente interpreto. Impersono infatti spesso donne forti, dure, ‘maschiacce‘ e invece Norina è l’opposto: l’ho amata moltissimo, ha una grande freschezza e leggerezza, e vive sicuramente un amore molto romantico. Dopo la morte di Baracca, non si sposò e non ebbe relazioni sentimentali ma si considerava per sempre legata a lui. E’ molto vitale, capace di trasportare tutti e ha un’energia molto alta e positiva. Cerca sempre di sdrammatizzare: è insomma una pennellata di rosso vivo sul colore più cupo della guerra.

Com’è stato lavorare insieme a Beppe Fiorello e cosa ti ha insegnato lui più di tutto?

Con lui c’è stato un bellissimo scambio umano, ed è stato molto facile lavorare insieme. C’era un grandissimo ascolto sul set, e abbiamo sempre lavorato insieme sulle scene. Abbiamo sempre dedicato molto tempo al progetto per trovare le giuste sfumature e la giusta intenzione, ma anche i giusti colori di ogni singola scena. Quello che emerge dal rapporto tra Norina e Francesco è questo amore puro, che io spero di essere riuscita a trasmettere. C’è una grande tenerezza tra questi due personaggi: lui era un uomo molto ambito dalle donne e che amava molto le donne, ma con lei fu diverso.

Claudia Vismara (kosmomagazine.it)

Quali sono i tuoi futuri progetti? Puoi anticiparci qualcosa?

Sto per iniziare una nuova serie, la seconda stagione di Lea: sono una new entry, una poliziotta, una donna forte ma anche molto libera.

Published by
Stefania Meneghella