
Le registe stanno trasformando il panorama del cinema contemporaneo, portando nuove narrazioni e visioni che sfidano le convenzioni tradizionali. Negli ultimi anni, il settore ha visto emergere talenti femminili che non solo riscrivono le regole del racconto cinematografico, ma offrono anche prospettive fresche e audaci. Queste cineaste si spingono oltre i limiti, affrontando tematiche complesse e creando opere di grande impatto visivo e narrativo. Tra thriller provocatori e film d’autore intimi, il contributo delle donne nel cinema è oggi più rilevante che mai.
Coralie fargeat – Innovatrice del body horror
La regista francese Coralie Fargeat ha catturato l’attenzione globale con il suo lungometraggio d’esordio, Revenge (2017), un audace film di vendetta che sovverte i canoni del genere, presentando una protagonista femminile che sfida le convenzioni tradizionali. Con il suo ultimo lavoro, The Substance (2024), Fargeat si afferma come una delle voci più innovative del cinema attuale.
In The Substance, con protagoniste Demi Moore e Margaret Qualley, la regista esplora il culto della bellezza e le pressioni sociali che gravano sul corpo femminile. Questo horror estremo fonde elementi di body horror con una critica incisiva all’ossessione per la giovinezza. Presentato al Festival di Cannes, il film ha ricevuto lodi per il suo approccio audace e visivamente scioccante, consolidando la posizione di Fargeat nel panorama del cinema horror contemporaneo.
Un aspetto interessante della sua carriera è la sua passione per gli effetti speciali pratici. Fargeat ha collaborato con esperti di effetti visivi per rendere The Substance il più disturbante e realistico possibile, dimostrando una dedizione unica alla sua arte.
Céline sciamma – La voce dell’identità femminile
Céline Sciamma è riconosciuta come una delle registe più influenti del cinema francese moderno. Attraverso opere come Tomboy (2011), Diamante nero (2014) e il pluripremiato Ritratto della giovane in fiamme (2019), Sciamma ha rivoluzionato la rappresentazione del desiderio e dell’identità femminile sul grande schermo.
La sua regia si distingue per una sensibilità estetica profonda e una narrazione che valorizza il non detto. Sciamma crea storie incentrate su protagoniste femminili che affrontano momenti di scoperta e trasformazione, utilizzando immagini che parlano più delle parole. La sua abilità nel catturare l’essenza delle esperienze femminili è raramente eguagliata nel panorama cinematografico contemporaneo.
Un fatto notevole è che Ritratto della giovane in fiamme è stato realizzato senza il cosiddetto “male gaze”, offrendo una narrazione costruita interamente dal punto di vista femminile, un traguardo significativo nel settore.
Julia ducournau – Pioniera del cinema estremo
Julia Ducournau ha guadagnato notorietà come una delle registe più audaci del cinema contemporaneo. Con il suo film Raw (2016), ha affrontato il tema del cannibalismo, sorprendendo sia il pubblico che la critica. La sua opera successiva, Titane (2021), ha vinto la Palma d’Oro al Festival di Cannes, consolidando la sua reputazione come innovatrice nel genere del body horror.
Ducournau esplora il confine tra il grottesco e il sublime, raccontando storie di corpi in mutazione e identità fluide. Il suo stile visivo è potente e disturbante, rendendola una delle figure più radicali nel panorama cinematografico attuale.
Un aneddoto interessante riguarda Titane, che ha suscitato reazioni contrastanti al Festival di Cannes, con alcuni spettatori che hanno abbandonato la sala a causa della violenza e dell’intensità emotiva del film.
Chloé zhao – La regista delle storie di vita
Chloé Zhao è una delle registe più originali della sua generazione, capace di unire sensibilità poetica e realismo documentaristico. Con Nomadland (2020), ha vinto l’Oscar per la miglior regia, diventando la seconda donna nella storia a ottenere questo prestigioso riconoscimento.
Il suo approccio cinematografico è caratterizzato da un’attenzione particolare verso i suoi personaggi e un uso sapiente degli spazi naturali. Zhao racconta storie di outsider e di persone in cerca di un senso di appartenenza in un mondo in continua evoluzione. Anche nel suo lavoro per la Marvel, Eternals (2021), ha saputo mantenere il suo stile distintivo all’interno di un blockbuster.
Un aspetto curioso è che Zhao ha girato Nomadland utilizzando in gran parte attori non professionisti, creando un film che sfuma i confini tra documentario e fiction, rendendo la narrazione ancora più autentica.
Alice rohrwacher – La fiaba del cinema italiano
Alice Rohrwacher è una delle cineaste italiane più celebrate a livello internazionale. Con opere come Le meraviglie (2014) e Lazzaro felice (2018), ha creato un cinema che fonde realismo e magia, raccontando storie di comunità rurali e di personaggi sospesi tra passato e presente.
Il suo stile trae ispirazione dal neorealismo italiano, ma con un tocco fiabesco che rende le sue opere uniche. Con La chimera (2023), ha esplorato il tema del tempo e della memoria attraverso la storia di un cacciatore di tombe, rafforzando il suo status di autrice di rilievo nel panorama cinematografico.
Un dettaglio interessante è l’uso della pellicola 16mm, che Rohrwacher utilizza per i suoi film, conferendo alle immagini un aspetto artigianale e fuori dal tempo, che arricchisce ulteriormente la sua narrazione.
Bonus letterario: Lady cinema
Per chi desidera approfondire il ruolo delle donne nel cinema, il libro Lady Cinema (Le Plurali) è una lettura imperdibile. Quest’opera esamina il contributo delle registe nella storia del cinema, mettendo in luce il lavoro di autrici che hanno rivoluzionato il modo di fare e vedere film.
Il libro offre un ritratto completo del cinema al femminile, aiutando a riconoscere gli elementi che hanno decostruito il punto di vista femminile, spesso relegato a quello maschile. Si propone come un utile strumento per le spettatrici, fornendo una prospettiva critica e consapevole sulle opere cinematografiche.
La lettura di Lady Cinema restituisce alle registe il posto che meritano nella storia del cinema, offrendo uno sguardo approfondito sulle loro opere e le sfide affrontate nel corso della loro carriera.