Cinema in difficoltà: il governatore del Lazio Francesco Rocca riapre 16 sale chiuse da un decennio

Il recente dibattito sul futuro delle sale cinematografiche a Roma ha trovato una sua risoluzione, con il mantenimento del vincolo di destinazione d’uso per i cinema attivi e per quelli chiusi negli ultimi dieci anni, un totale di sedici strutture nella capitale. Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha chiarito la sua posizione dopo un incontro con gli operatori del settore, garantendo che non ci sarà spazio per la speculazione. Questo annuncio è stato accolto con favore da vari attori e registi, tra cui Carlo Verdone, che hanno espresso preoccupazione per la salvaguardia di questi luoghi culturali.

Cambio di destinazione d’uso per le sale chiuse da almeno 10 anni

Le sale cinematografiche che sono rimaste chiuse per un periodo superiore a dieci anni, tra cui nomi storici come Stardust, Avorio, Europa e altri, potranno ora cambiare destinazione d’uso. Questo cambiamento è accompagnato da una serie di premialità per coloro che decideranno di investire nel settore cinematografico. Il presidente Rocca ha ribadito il suo impegno a sostenere l’industria cinematografica locale. In un contesto di ripresa, il cinema Fiamma in via Bissolati, chiuso per otto anni, è destinato a riaprire come centro culturale grazie alla collaborazione tra il Gruppo Cairoli e noti professionisti del settore. Per gli schermi inattivi da oltre dieci anni, i vincoli urbanistici rimarranno in vigore, ma sarà possibile per i proprietari trasformarli in altre attività compatibili con le normative comunali.

Le polemiche sulla disinformazione

Il presidente Rocca ha anche affrontato le critiche mosse da alcuni soggetti che, secondo lui, hanno cercato di alimentare polemiche per ragioni di visibilità personale. In particolare, il suo messaggio sembra essere indirizzato a Valerio Carocci, un attivista noto per le sue posizioni contro la chiusura delle sale. Rocca ha sottolineato che il Comune di Roma ha avuto tre sale cinematografiche (Airone, Apollo, Rialto) in questi anni senza intraprendere azioni significative. Ha auspicato che il sindaco, Roberto Gualtieri, possa dare un esempio riaprendo queste strutture e coinvolgendo il suo partito, il PD, nella gestione delle stesse.

Le reazioni politiche

Il sindaco Gualtieri ha accolto con favore il nuovo provvedimento, riconoscendo che il mantenimento del vincolo di dieci anni rappresenta un passo positivo rispetto alle preoccupazioni iniziali. La presidente della commissione Urbanistica, Laura Corrotti, ha elogiato l’approccio collaborativo del suo partito, Fratelli d’Italia, nel cercare una soluzione che tenga conto delle esigenze culturali e di sicurezza della comunità. Ha annunciato che un emendamento sarà presentato in Aula per garantire un accordo tra le parti interessate.

Il supporto di Fratelli d’Italia e Forza Italia

Il clima di collaborazione si è esteso anche a Forza Italia, con il capogruppo Giorgio Simeoni e il vice Marco Colarossi che hanno espresso la loro approvazione per le nuove normative. Queste prevedono incentivi e finanziamenti per le strutture chiuse da oltre dieci anni, incentivando la creazione di poli culturali in nuovi contesti. Questo approccio mira a rivitalizzare l’area cinematografica e a generare nuovi posti di lavoro, contribuendo così al benessere culturale ed economico della città.

Published by
Gianni Losaco