Cinema: il “sconsiglio” per il weekend dell’8 e 9 marzo

DA VEDERE. Il film “Noi e loro”, diretto da Delphine e Muriel Coulin, si distingue per la straordinaria interpretazione di Vincent Lindon, che offre una performance di alto livello. La trama si concentra su un dramma familiare che esplora il complesso legame tra un padre, lavoratore nelle ferrovie francesi, e uno dei suoi due figli, il quale ha scelto di unirsi a gruppi estremisti. La sceneggiatura si rivela efficace e coinvolgente, mentre i giovani attori Benjamin Voisin e Stefan Crepon dimostrano il notevole talento del cinema francese, che si distingue nettamente rispetto a quello italiano.

Film da evitare

DA EVITARE. Nonostante l’intento nobile di affrontare il tema della devastazione ambientale da parte di un’azienda, “Il migliore dei mali”, opera prima di Violetta Rovetto, si rivela un film confuso e poco incisivo. Il risultato finale è tale da ricordare un fine settimana di partite di calcio su Dazn, rendendolo più adatto a una seconda serata su Canale 5, magari dopo una fiction turca. La narrazione si concentra curiosamente sulla scomparsa di un cane, suscitando la disperazione del proprietario e, in seguito, la perplessità degli spettatori, che si chiedono perché i ragazzi non si siano rivolti a “Chi l’ha visto?” su Raitre, piuttosto che dare vita a un film che potrebbe irritare persino il cane scomparso. Le performance degli attori sono così poco convincenti da far apparire migliori quelle del controverso “Diciannove”. I dialoghi risultano talmente surreali da sembrare scritti da Gigi Marzullo, con un contributo di Simona Ventura e Paola Perego. Con una durata di 90 minuti, il film sembra allungarsi fino a 150, lasciando gli spettatori con una sensazione di frustrazione.

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Gianni Losaco