
La rappresentazione di malattie come obesità , cancro, demenza, diabete ed eczema nel mondo del cinema e della televisione risulta estremamente limitata, come evidenziato da uno studio condotto negli Stati Uniti dall’Annenberg Inclusion Initiative, un think tank specializzato in diversità e inclusione nell’industria dell’intrattenimento. La ricerca, sponsorizzata da Eli Lilly, ha analizzato i contenuti più popolari del 2023 per valutare come queste patologie vengano rappresentate sul grande e piccolo schermo.
Analisi dei contenuti del 2023
L’indagine ha esaminato i 100 film con i maggiori incassi e le 100 serie TV più seguite trasmesse nel 2023, per un totale di quasi 8.700 personaggi analizzati. I risultati sono sorprendenti: solo il 2,8% dei personaggi presentava obesità , e la maggior parte di questi veniva caratterizzata da tratti negativi, trovandosi spesso in ruoli marginali e diventando bersaglio di scherno all’interno delle trame. Questa rappresentazione distorta contribuisce a perpetuare stereotipi negativi e a marginalizzare ulteriormente le persone affette da queste condizioni.
Rappresentazione delle malattie gravi
Per quanto riguarda il cancro, la situazione è altrettanto preoccupante: solo lo 0,16% dei personaggi analizzati risultava affetto da questa malattia. La demenza ha avuto una rappresentazione ancora più scarsa, con solo lo 0,1% degli attori che ne soffriva, tutti anziani. Questi dati evidenziano una mancanza di sensibilità e consapevolezza riguardo alle esperienze di vita di chi vive con tali patologie. La scarsità di rappresentazione potrebbe influenzare la percezione sociale di queste malattie, rendendole ancora più invisibili.
Diabete ed eczema: casi trascurati
La ricerca ha rivelato che solo un personaggio era affetto da diabete, mentre l’eczema è stato completamente ignorato dagli sceneggiatori. Questa assenza di rappresentazione non solo contribuisce a creare un vuoto narrativo, ma può anche far sentire le persone che vivono con queste condizioni isolate e non rappresentate. La mancanza di visibilità può influenzare la comprensione pubblica e il supporto per le persone affette da queste malattie, rendendo necessaria una riflessione sull’importanza di una rappresentazione più equa e realistica.
Il panorama attuale del cinema e della tv sembra quindi non riuscire a riflettere la realtà delle esperienze di vita delle persone con malattie croniche e gravi, evidenziando un’importante area di miglioramento per l’industria dell’intrattenimento.