Cinema di Roma: 14 sale pronte a riaprire grazie alla nuova legge, tra cui Stardust e Royal. Ecco l’elenco completo.

All’inizio, i cinema chiusi da sette anni erano stati esclusi dalla bozza di legge presentata dalla Regione Lazio. I gestori delle sale avevano richiesto un periodo di salvaguardia di quindici anni, ma la giunta regionale ha trovato un compromesso. Infatti, all’interno del vincolo di destinazione d’uso, che impedisce riconversioni e cambiamenti funzionali, verranno incluse tutte le sale chiuse da almeno dieci anni consecutivi. Questo provvedimento, voluto dal presidente Francesco Rocca, mira a consentire ai cinema dismessi di riaprire senza dover cambiare la loro funzione originale. Inoltre, è prevista l’assegnazione di spazi aggiuntivi e vantaggi economici per la modernizzazione delle strutture, accompagnati da campagne promozionali per attrarre nuovamente il pubblico.

La legge salva sale e la riapertura dei cinema

La legge, definita “Salva sale”, sta prendendo forma in Consiglio regionale e prevede la riapertura di 14 cinema dismessi nella capitale. Tra questi figurano il Stardust, una sala con 1814 posti chiusa a ottobre, e il cinema Europa in Corso d’Italia, oltre all’Admiral e al King in via Fogliano, tutti nel Municipio II. Altri cinema storici che rientrano nel piano di Rocca includono il Roxy, il Trevi, il Royal, il Fiamma e il Reale. Importanti sale con oltre mille posti, come il Maestoso sull’Appia e il Galaxy di via Maffi, chiuso nel 2018, possono ospitare fino a 1500 spettatori. Tuttavia, alcuni cinema come l’Empire, l’Embassy e il Metropolitan non saranno inclusi in questo piano di recupero.

Il presidente Rocca ha sottolineato l’importanza di restituire questi spazi alla comunità per trasformarli in centri polifunzionali. Questa iniziativa ha ricevuto il sostegno del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, il quale ha definito il vincolo di destinazione un passo positivo. La lista dei cinema chiusi a Roma è lunga, e il piano di riapertura rappresenta un’opportunità per rivitalizzare il settore.

Il sostegno del mondo del cinema e i cambiamenti nelle abitudini degli spettatori

Negli ultimi giorni, diverse personalità del mondo del cinema, tra cui Carlo Verdone, Matteo Garrone, Paolo Sorrentino e Marco Bellocchio, hanno espresso il loro supporto per la riapertura delle sale. Questi artisti hanno mobilitato anche nomi di fama internazionale come Martin Scorsese, Steven Spielberg e Francis Ford Coppola, richiedendo un tavolo di discussione per il rilancio del settore.

Il segretario dell’Anec del Lazio, Massimo Arcangeli, ha evidenziato come le abitudini degli spettatori siano cambiate nel tempo. Negli ultimi anni, il numero di spettatori è sceso da 120mila a 80mila, con le piattaforme di streaming che offrono contenuti a casa. Per affrontare questa sfida, è necessario investire in ambienti più accoglienti, capaci di offrire esperienze diverse, come palestre, asili, sale prove e enoteche. Arcangeli ha citato come esempi di successo il Barberini e il multisala di Aprilia, che hanno rinnovato completamente i loro spazi.

Il futuro dei cinema e l’importanza della fruizione collettiva

Nonostante le difficoltà, la fruizione dei film nelle sale non è in crisi. L’ultimo lavoro di Paolo Genovese, “FolleMente”, ha registrato un incasso di 5,2 milioni di euro, con quasi 740mila presenze. Dall’inizio dell’anno fino a oggi, sono stati registrati 14,44 milioni di ingressi e incassi pari a 103 milioni di euro, segnando un incremento rispetto al 2024. La sottosegretaria alla Cultura, Lucia Borgonzoni, ha evidenziato un aumento del 10% rispetto all’anno precedente, con un incremento del 12% sugli incassi.

Il piano “Salva cinema” di Rocca si propone di rivitalizzare l’industria cinematografica, puntando a trasformare i vecchi cinema in spazi per attività culturali, sociali e aggregative. Rocca ha affermato che non si può accettare la decadenza e che il cinema deve rimanere una parte vitale delle città. L’obiettivo è preservare l’esperienza unica della visione collettiva, che permette di condividere emozioni e storie in un ambiente senza distrazioni. La magia del cinema, come la definisce Arcangeli, continua a essere un elemento fondamentale per la cultura e la comunità.

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Gianni Losaco