Cinema da salvare: Spielberg, Rossellini e Chazelle si uniscono all’appello

La crescente preoccupazione per il futuro dei luoghi culturali di Roma ha portato a un’iniziativa senza precedenti da parte di alcune delle figure più influenti del cinema mondiale. Il 20 febbraio 2025, un gruppo di registi di fama internazionale, tra cui Martin Scorsese, Jane Campion, Francis Ford Coppola, Wes Anderson e Ari Aster, ha firmato un appello per salvaguardare le sale cinematografiche della capitale italiana. Questa mobilitazione è stata innescata dalla lettera aperta di Renzo Piano, architetto di fama, che ha esortato a fermare l’approvazione di una legge della Regione Lazio che consentirebbe la trasformazione di cinema dismessi in hotel, centri commerciali e supermercati.

Il contesto dell’appello

Il messaggio di Renzo Piano ha colpito nel segno, evidenziando l’importanza delle sale cinematografiche come luoghi di aggregazione e cultura. La lettera, indirizzata al Presidente Sergio Mattarella e alla premier Giorgia Meloni, sottolinea come la riconversione di questi spazi in strutture commerciali rappresenti una minaccia per il patrimonio culturale di Roma. Le star del cinema hanno espresso il loro timore che tali trasformazioni possano portare a una perdita irreparabile per la città, privandola di luoghi che potrebbero invece diventare centri di rinascita culturale. La lettera afferma che è fondamentale preservare questi spazi, trasformandoli in “templi della cultura” per le generazioni future.

Le firme illustri

Tra i nomi che hanno aderito all’appello ci sono figure di spicco come il regista premio Oscar Steven Spielberg, insieme a JJ Abrams, Judd Apatow, Fanny Ardant, Yorgos Lanthimos, Olivier Assayas, Damien Chazelle, Willem Dafoe, John Landis, Ken Loach, Radu Mihaileanu, Isabella Rossellini, Alfonso Cuarón e David Cronenberg. La lista continua ad allungarsi, dimostrando l’ampio sostegno della comunità cinematografica internazionale a questa causa. La loro partecipazione sottolinea l’importanza di creare spazi di cultura e di comunità, specialmente in un’epoca in cui il settore cinematografico sta affrontando sfide significative.

Il messaggio di speranza

Il messaggio centrale dell’appello è chiaro: i cinema non devono essere visti solo come luoghi di intrattenimento, ma come spazi vitali per la comunità. Le star del cinema hanno dichiarato che trasformare questi “abbandonati templi della cultura” in centri commerciali sarebbe un sacrilegio. La lettera invita a riflettere sul valore intrinseco di questi luoghi, che possono nutrire le anime delle persone e contribuire a un ambiente culturale vibrante. La speranza è che, attraverso questa mobilitazione, si possa avviare un dialogo costruttivo con le istituzioni per proteggere e valorizzare il patrimonio culturale di Roma, garantendo che le future generazioni possano beneficiare di spazi dedicati alla cultura e alla creatività.

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Gianni Losaco