Un team di scienziati cinesi ha compiuto una scoperta straordinaria: dei crani umani antichissimi e giganteschi. Ecco tutti i dettagli.
Nel corso dei millenni sono comparse diverse specie umane del genere Homo, le quali si sono evolute nel tempo, adattandosi alle nuove condizioni climatiche e ai diversi ambienti. Questi antichissimi esseri umani, non ancora appartenenti alla nostra specie Sapiens, hanno sviluppato caratteristiche uniche che li hanno contraddistinti dai loro simili e da tutti gli altri esseri viventi dell’epoca.
Tra le specie più famose, vissute nell’era preistorica, troviamo l’Homo habilis: una delle prime del genere Homo, vissuta circa 2,4 milioni di anni fa. Era caratterizzata da un cervello più grande rispetto ai suoi predecessori, e gli studiosi ritengono che utilizzasse strumenti di pietra per cacciare e per difendersi.
Successivamente è comparso l’Homo Erectus, apparso circa 1,8 milioni di anni fa. Quest’ultimo, diffusosi in Africa, in Asia e in Europa, era in grado di camminare su due gambe e possedeva una capacità cranica maggiore rispetto ai suoi predecessori. Poi arrivò il famoso Homo Neanderthalensis (detto anche Homo di Neanderthal), la cui specie è vissuta in Europa e in alcune zone dell’Asia in un arco temporale che va da 350.000 a 30.000 anni fa. Si trattava di uomini e donne dal corpo robusto e possente, caratterizzati da un cervello simile a quello degli Homo Sapiens.
Tuttavia, l’unica specie umana sopravvissuta è la nostra, ovvero quella appartenente agli Homo Sapiens. Quest’ultima comparve per la prima volta circa 200.000 anni fa in Africa, precisamente dove attualmente ci sono l’Etiopia, il Kenya e la Tanzania. Alcuni ricercatori cinesi, però, hanno individuato una nuova specie umana mai scoperta fino ad oggi, aprendo così nuove prospettive non ancora esplorate.
Una nuova e misteriosa specie umana
Un gruppo di fossili appartenenti al genere Homo, provenienti dalla Cina, ha lasciato senza parole gli scienziati per decenni, sfidando ogni spiegazione o categorizzazione. Si tratta di frammenti di cranio, di denti e di mascelle appartenenti a resti di antichi ominidi arcaici, vissuti probabilmente tra i 300.000 e i 100.000 anni fa. Tuttavia, nessun esperto è mai riuscito a capire a quale specie umana appartenessero.
Christopher Bae, professore del dipartimento di antropologia presso l’Università delle Hawaii a Manoa, che sta attualmente studiando questi enigmatici fossili con occhi nuovi, ha affermato che è giunto il momento di riconoscere formalmente la scoperta di una nuova specie umana, o meglio di un nuovo antico ominide sconosciuto fino ad oggi. In altre parole, i resti rinvenuti in Cina potrebbero quindi appartenere ad una nuova specie non ancora presente sui libri di preistoria.
Qual è, allora, la caratteristica più sorprendente di questo antico ominide sconosciuto alla scienza? Innanzitutto, possiede un cranio gigantesco, il che lascia presumere che in vita avesse un cervello enorme, più grande di quello della nostra specie, ovvero l’Homo sapiens. Gli esperti Christopher Bae dell’Università delle Hawaii e Wu Xiujie, professore senior dell’Istituto di paleontologia dei vertebrati e paleoantropologia di Pechino, in un articolo pubblicato a novembre sulla rivista scientifica Nature Communications, hanno finalmente rivelato il nome della nuova specie umana scoperta grazie ai fossili trovati in Cina: Homo juluensis.
“I loro crani sono in realtà molto, molto grandi. La capacità cranica stimata è di 1.700-1.800 centimetri cubi“, ha dichiarato Bae, che ha descritto l’Homo juluensis nel suo libro “The Paleoanthropology of Eastern Asia“, pubblicato a settembre. Ricordiamo che la nostra capacità cranica, quella degli Homo Sapiens, è in media tra i 1.350 e i 1.450 cc. Se desiderate approfondire la notizia, vi consigliamo di leggere l’articolo pubblicato dalla CNN, cliccando QUI.