La questione delle cartelle esattoriali è un tema che riguarda una vasta fetta della popolazione italiana e rischiano tutti.
Non pagare le imposte, le tasse e le multe può portare a conseguenze molto serie. Le cartelle esattoriali, infatti, rappresentano un titolo esecutivo e, quando un debito diventa di competenza dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, il contribuente può trovarsi in una situazione di grande difficoltà.
Tra le misure più drastiche adottate dall’Agenzia ci sono il pignoramento dei beni, le confische e il fermo amministrativo dei veicoli. Ma la domanda sorge spontanea: anche le persone con disabilità o invalidità sono a rischio di queste misure?
La situazione degli invalidi civili
È importante sottolineare che, a prescindere dalla situazione economica o dalle condizioni di salute, nessun contribuente è esente dalle procedure di riscossione. Anche gli invalidi civili, a meno che non siano nullatenenti, possono subire le stesse conseguenze di chiunque altro. Questo rappresenta un aspetto preoccupante, poiché le persone con disabilità già affrontano molte sfide quotidiane e il rischio di pignoramento o fermo amministrativo può aggravare ulteriormente la loro situazione.
Tuttavia, esistono delle salvaguardie specifiche per i disabili che possono essere invocate in caso di ricezione di una cartella esattoriale. È fondamentale essere a conoscenza di queste misure per poterle utilizzare a proprio favore.
Il fermo amministrativo è una misura severa che può essere attuata per recuperare un debito. Tuttavia, nel caso degli invalidi, possono esserci delle eccezioni. Se il veicolo sottoposto a fermo è necessario per il lavoro dell’invalido o per soddisfare esigenze salvavita di un familiare affetto da gravi patologie, è possibile chiedere la sospensione del fermo. Questa sospensione non implica la revoca del fermo stesso, ma consente all’individuo di utilizzare il veicolo per motivi lavorativi o per la cura di familiari in difficoltà.
Per richiedere la sospensione del fermo amministrativo, è necessario presentare un’istanza specifica, di solito tramite il modello F3, che attesti la necessità dell’uso del veicolo per una persona diversamente abile. L’istanza deve essere corredata da documentazione adeguata, come il libretto di circolazione del veicolo, che dimostri l’idoneità del mezzo per l’uso da parte di persone con disabilità.
Presentare l’istanza di sospensione del fermo amministrativo è un processo che richiede attenzione e precisione. È necessario compilare il modello F3, in cui il richiedente deve dichiarare, sotto la propria responsabilità, che il veicolo è utilizzato per il trasporto di una persona con disabilità. A questa autocertificazione devono essere allegati documenti che provano la legittimità della richiesta, come ad esempio:
- Una copia del libretto di circolazione che attesti l’adattamento del veicolo per il trasporto di disabili.
- La fattura d’acquisto del veicolo, se si evince che sono state usate agevolazioni fiscali per disabili.
- La copia del contrassegno per disabili fornito dal Comune di residenza.
L’istruttoria dell’istanza può richiedere del tempo, ma è fondamentale non trascurare questi passaggi per evitare di incorrere in misure drastiche come il fermo amministrativo.
Nel caso in cui il debito non venga saldato e non venga presentata alcuna istanza per la sospensione del fermo, il contribuente può andare incontro a conseguenze ben più gravi. Il pignoramento dei beni, degli stipendi e delle pensioni è una realtà che può colpire anche i disabili. È una situazione che va gestita con la massima serietà, poiché le conseguenze finanziarie possono essere devastanti.
È fondamentale, quindi, che le persone in difficoltà economica, e in particolare quelle con disabilità, prendano coscienza dei propri diritti e delle tutele che possono invocare. In alcuni casi, è possibile anche richiedere la rateizzazione del debito, una misura che potrebbe alleviare il peso economico in un momento difficile.