Capodanno: le tradizioni nel mondo


Il 31 dicembre rappresenta per tutti nel mondo un giorno speciale, un giorno dedicato ai bilanci e alle riflessioni. L’inizio di qualcosa di nuovo, spesso, può far paura, ma allo stesso tempo sono le scelte che mai avremmo pensato di fare, le esperienze che mai avremmo pensato di compiere che caratterizzano la bellezza di un anno. Il 31 dicembre, quindi, si fa un bilancio di ciò che è stato, si comprende quello che si è sbagliato, ma anche ciò che è stato irripetibile e che quindi rappresenta una scelta che ha determinato un cambiamento possibile. Il celebrare questa festa significa anche ricordarci delle persone che ci sono state accanto, celebrare un momento importante con la propria famiglia ma anche rivivere le nuove amicizie instaurate nell’arco dei 364 giorni precedenti. Il significato della festa è questo, il capodanno rappresenta in tutto il mondo l’inizio di un nuovo capitolo, però cambia il modo in cui viene festeggiato, i riti scaramantici ad esso connesso.
In Italia ad esempio in tavola non devono mancare cotechino e lenticchie, entrambi cibi che hanno un significato di fortuna e prosperità, in Spagna e in centro America è invece diffusa la tradizione di mangiare dodici acini di uva, dodici come i mesi dell’anno, un acino ogni secondo che precede la mezzanotte, poi al momento del brindisi si formula la frase “Arriba, abajo, al centro y pa’ dentro” bevendo tutto d’un sorso. Un’altra tradizione legata al cibo arriva dalle Filippine, infatti, nella tavola ci sono dodici frutti rotondi che rappresentano monete e prosperità. A Mosca non c’è una tradizione legata al cibo per quanto riguarda l’anno nuovo, ma avviene nel momento del brindisi tra l’anno passato e quello che sta per arrivare vengono scritti dei desideri per l’anno nuovo su un pezzo di carta che poi viene bruciato. Le ceneri vengono aggiunte allo champagne con cui brindano allo scoccare della mezzanotte: il bicchiere va bevuto in 60 secondi, altrimenti il desiderio non si avvererà. In Brasile oltre a un rito che viene svolto, l’indossare il colore bianco è fondamentale, il rito è quello di fare un tuffo nell’oceano e saltano sette onde esprimendo un desiderio per ognuna di quelle che riescono a superare. In Danimarca, invece, si conservano le schegge degli oggetti da cucina che durante l’anno appena trascorso si sono rotti o scheggiati, e a Capodanno romperli di fronte alla porta del proprio miglior amico. Più utensili rotti si trovano davanti a una porta al mattino seguente, più quella persona è amata. In Argentina ciò che rappresentano per noi italiani le lenticchie è sostituito dai fagioli, mentre per chi desidera amore è consigliabile indossare intimo rosa, un po’ come in Italia con il colore rosso. A Tokyo, invece, i 108 rintocchi delle campane del tempio purificano gli uomini dai peccati commessi durante l’anno appena passato. Ogni paese ha una propria tradizione, però quello che è più importante è la consapevolezza di affrontare un nuovo anno con la speranza che possa essere migliore di quello appena trascorso, rispettando la lista dei propositi che abbiamo fissato nella nostra mente, con più amore e serenità per la vita di tutti noi.


Articolo realizzato da Manuela Ratti

Published by
Stefania Meneghella