MUSICA

Camilla e il suo brano It’s not you, It’s me: “La mia esperienza al Festival di San Marino” | La cantante si racconta

Camilla è giunta alle semifinali del Festival di San Marino con il brano It’s not you, It’s me: un singolo fresco ed energico che è caratterizzato da una forte impronta dance. La cantante ci racconta l’essenza e il significato del singolo, svelandoci anche qualche particolare in più sul suo futuro lavorativo.


Com’è nato il tuo primo approccio alla musica? 

Sono nata in una famiglia nella quale uno dei componenti, mio zio, Andrea Valerio, ha sempre vissuto di musica, da cantante e musicista. Quando ancora ero nella pancia della mamma mi venivano fatte sentire le sue canzoni, ed erano le uniche che riuscivano a calmarmi. All’età di due anni e mezzo è stato proprio mio zio a darmi il microfono in mano davanti al suo pubblico. Ed è stato lui ad accompagnarmi alla prima lezione di canto della mia vita. Era inevitabile che un giorno avrei intrapreso anche io questo percorso!

Quando hai capito che sarebbe stata la tua strada?

Ho capito che la musica sarebbe stata la mia strada dopo essermi esibita in uno spettacolo a teatro, da piccola; uno dei tanti ai quali avevo partecipato. Mi sono resa conto che quello era il mio posto sicuro, e che non c’era nessun altro luogo in cui mi sentissi me stessa, come il palcoscenico.

Parliamo del tuo nuovo singolo It’s not you, It’s me: dove nasce l’idea per questo brano?

It’s not you, it’s me è forse il brano più ironico che io abbia scritto finora. L’idea nasce dalla vita, un po’ come tutti i pezzi che scrivo. Mi sono immaginata queste due persone: una estremamente ingenua e attaccata morbosamente, e l’altra, quella che canta, che vuole scollarsi di dosso la prima, e lo fa nella maniera più semplice possibile, cercando di non ferire la persona che ha davanti e prendendosi tutte le colpe, con la frase che tutti noi abbiamo sentito almeno una volta nella vita: “non sei tu, sono io“.

Camilla (kosmomagazine.it)

La tua canzone è stata selezionata tra tanti candidati al Festival di San Marino dove sei arrivata in semifinale. Ti aspettavi un simile riconoscimento? Cosa ti ha lasciato più di tutto questa esperienza?

Essendo la prima volta in cui portavo un mio brano a un concorso non mi sarei mai aspettata questo risultato. Già essere arrivata in semifinale tra più di 1000 iscritti provenienti da tutto il mondo è stato un orgoglio per me. E oltretutto sono riuscita dalla fase delle semifinali ad arrivare a una semifinale di ripescaggio per la finale. Ho ricevuto i complimenti persino dai giurati ed è stata un’esperienza che mi ha lasciato tanto. Mi sono rimessa in gioco dopo tanto tempo e ho conosciuto dei talenti pazzeschi. 

Come ti sei approcciata a questo genere musicale?

Mi piace ascoltare tanta musica, dei generi più disparati. Le mie prime canzoni, mai pubblicate, erano totalmente diverse da It’s not you, it’s me. Sentivo, però, che queste non mi rispecchiavano a dovere. In questi due anni da quando ho iniziato a comporre sono maturata e cresciuta, e ho cercato di scrivere avvicinandomi sempre di più all’idea che avrei voluto lasciare in chi mi ascolta. Non mi sento ancora di appartenere a un genere specifico, quanto più a uno stile.

Camilla (kosmomagazine.it)

Chi sono stati i tuoi maestri musicali?

Cerco di prendere ispirazione da un po’ tutta la musica che ascolto. Se dovessi trovare degli artisti che mi hanno ispirata, posso dire di essere cresciuta con l’esempio di performer come Barbra Streisand, Whitney Houston, Beyoncé. Mi ha sempre affascinato il loro essere poliedriche, il saper passare dal canto, alla recitazione, alla danza, con estrema facilità, e per questo sin da piccola ho cercato anche io di specializzarmi in tutti questi settori performativi, studiando non solo canto, ma anche recitazione, danza, cinema e musical, proprio per potermi avvicinare a loro. Un’altra artista che mi ha sempre colpito è Billie Eilish

Quali sono i tuoi futuri progetti? Puoi anticiparci qualcosa?

Sicuramente pubblicare musica. Ho tanti brani pronti nel cassetto che aspettano che qualcuno li possa ascoltare e non vedo l’ora. Posso anticipare che tra qualche settimana uscirà la versione in italiano di It’s not you, it’s me!

Published by
Stefania Meneghella