Uno degli interrogativi più comuni quando si riceve un invito a un matrimonio è quanto denaro regalare agli sposi, una questione che può generare non poche ansie tra gli invitati.
In passato, i regali di nozze erano più semplici, spesso consistenti in oggetti per la casa o in partecipazioni a liste nozze. Oggi, la tradizione della “busta” ha preso piede, in molti casi trasformandosi in un bonifico diretto sul conto degli sposi. Tuttavia, questa pratica non è uniforme in tutta Italia, con variazioni significative a seconda delle tradizioni locali e delle nuove possibilità offerte dalla tecnologia moderna.
La tradizione del regalo in denaro
La scelta di regalare denaro agli sposi è vista da molti come un modo per contribuire ai costi della festa, del viaggio di nozze o delle spese per l’arredamento della nuova casa. In molte zone del sud Italia, questa tradizione è particolarmente radicata, ma il suo apprezzamento si è esteso anche al resto del Paese, seppur con modalità diverse. Oltre alla classica busta, gli invitati possono optare per buoni regalo, carte prepagate o contributi a una lista viaggio, tutte alternative che permettono agli sposi di ricevere un aiuto concreto e tangibile.
Calcolare quanto denaro inserire nella busta può essere complicato. Molti invitati basano la cifra sulla stima del costo per coperto del pranzo o della cena di matrimonio, una pratica che può variare notevolmente a seconda della location e del tipo di evento. Amedeo Colella, autore di manuali pratici, suggerisce un’equazione per determinare la cifra giusta, che tiene conto di variabili come il numero di partecipanti per famiglia, l’importanza del legame con gli sposi e il desiderio di fare una buona figura.
Secondo Colella, l’importo (I) da mettere nella busta può essere calcolato con la formula: € = (B/2+I) * (C+ (C * 30%)) * P * D. Qui, B rappresenta il numero di bambini, che contano per metà rispetto agli adulti, C è il costo stimato per coperto, P è un coefficiente che varia in base al grado di parentela o amicizia (con valori come 2 per i genitori, 1.5 per i fratelli, 1.2 per i cugini e 1 per gli amici) e D rappresenta la disponibilità economica personale, variabile da 1 a 1.5.
Un esempio pratico potrebbe essere quello di un fratello che partecipa con coniuge e due figli. Se il costo per coperto è di 80 euro, moltiplicato per un coefficiente di parentela di 1.5 e un desiderio di fare bella figura di 1.2, si arriva a un totale di circa 600 euro. Tuttavia, con l’aumento dei costi degli eventi matrimoniali, questa cifra potrebbe tranquillamente salire a 1000 euro.
Essere testimoni di nozze comporta un impegno economico maggiore. In questo caso, la donazione deve essere almeno il 20% superiore rispetto alla cifra standard, senza contare i costi aggiuntivi per l’organizzazione di addii al celibato o al nubilato e l’acquisto delle fedi nuziali.
Alternative alla busta
Quando gli sposi optano per una lista nozze, le dinamiche cambiano. In questo caso, gli invitati possono scegliere di acquistare un regalo specifico o contribuire al viaggio di nozze. Questo permette, in alcuni casi, di ridurre il budget necessario per il regalo, poiché la cifra non deve necessariamente corrispondere a quella di una busta.
Oggi, molte coppie scelgono di includere l’IBAN nell’invito, facilitando così i bonifici diretti. Altre opzioni moderne includono piattaforme di raccolta fondi online e donazioni tramite servizi come PayPal. Non mancano però coloro che preferiscono il classico regalo fisico, soprattutto se gli sposi hanno bisogno di elementi per arredare la casa, come stoviglie o piccoli elettrodomestici.
Scegliere quanto regalare a un matrimonio può diventare un dilemma, specialmente in tempi di incertezza economica. La spesa può essere significativa e rappresentare un peso per molte famiglie. Tuttavia, non è sempre necessario sentirsi in dovere di fare una donazione consistente; talvolta un regalo pensato e personale può essere altrettanto apprezzato e permettere di rispettare il proprio budget senza sensi di colpa. La chiave è bilanciare il desiderio di fare una buona impressione con le proprie possibilità economiche, trovando la soluzione che meglio si adatta al proprio rapporto con gli sposi e alla propria situazione finanziaria.