La sicurezza delle banche è un tema di crescente importanza per molti risparmiatori italiani. Quali le migliori a cui rivolgersi.
Con l’incertezza economica che caratterizza gli ultimi anni, è naturale chiedersi quali istituti bancari offrano le maggiori garanzie per i propri risparmi. A dicembre 2024, diversi indicatori ci permettono di stilare una classifica delle banche più solide e sicure in Italia, utilizzando criteri come il P2R (Pillar 2 Requirement), il CET1 ratio, i CDS (Credit Default Swap) e la capitalizzazione di mercato.
Le banche più grandi tendono a fornire maggiori informazioni sulla loro situazione finanziaria, grazie alla loro visibilità nel mercato. Questo può essere un vantaggio per i risparmiatori che desiderano monitorare l’andamento della propria banca. Le banche quotate in Borsa offrono ai risparmiatori la possibilità di seguire l’andamento del titolo azionario, fornendo un ulteriore indicatore della salute finanziaria dell’istituto.
Le banche più sicure in Italia
Il primo indicatore che analizziamo è il P2R, che rappresenta il requisito patrimoniale specifico per ciascuna banca, determinato dalla Banca Centrale Europea (BCE) attraverso il processo di Supervisory Review and Evaluation Process (SREP). Questo parametro è giuridicamente vincolante, e una banca con un P2R basso è considerata più sicura. La classifica aggiornata al 17 dicembre 2024 mostra:
- Credem – P2R: 1,00%
- Mediolanum – P2R: 1,50%
- Intesa Sanpaolo – P2R: 1,50%
- Mediobanca – P2R: 1,75%
- FinecoBank – P2R: 2,00%
- UniCredit – P2R: 2,00%
- BPER – P2R: 2,25%
- Cassa Centrale Banca – P2R: 2,50%
- Banco BPM – P2R: 2,52%
- Iccrea Banca – P2R: 2,53%
- Monte dei Paschi di Siena – P2R: 2,75%
- Banca Popolare di Sondrio – P2R: 2,79%
Credem si distingue come la banca più sicura non solo in Italia, ma anche a livello europeo, insieme alla francese SFIL S.A..
Il CET1 ratio (Common Equity Tier 1 ratio) è un altro indicatore cruciale, poiché rappresenta il capitale ordinario delle banche in rapporto alle loro attività ponderate per il rischio. Un CET1 ratio elevato indica una solida capacità di coprire eventuali perdite. Ecco la classifica aggiornata al 30 settembre 2024:
- FinecoBank – CET1 Ratio: 27,29%
- Cassa Centrale Banca – CET1 Ratio: 26,1%
- Mediolanum – CET1 Ratio: 23,4%
- Banca Profilo – CET1 Ratio: 22,85%
- Iccrea Banca – CET1 Ratio: 22,7%
- Monte dei Paschi di Siena – CET1 Ratio: 18,1%
- Credem – CET1 Ratio: 17,1%
- Banca Popolare di Sondrio – CET1 Ratio: 16,34%
- UniCredit – CET1 Ratio: 16,13%
- BPER – CET1 Ratio: 15,78%
I Credit Default Swap (CDS) sono strumenti derivati che fungono da assicurazione contro il rischio di default di una banca. La quotazione dei CDS a cinque anni indica il costo per assicurarsi contro il fallimento dell’emittente. Una quotazione più bassa indica una maggiore sicurezza. Ecco la classifica aggiornata al 30 dicembre 2024:
- Mediobanca – CDS: 50 bps
- Intesa Sanpaolo – CDS: 52 bps
- UniCredit – CDS: 55 bps
- Credem – CDS: 85 bps
- Mediolanum – CDS: 90 bps
- Montepaschi – CDS: 135 bps
La capitalizzazione di mercato riflette il valore totale delle azioni di una società e può dare un’idea della sua dimensione e stabilità. Ecco la classifica aggiornata al 30 dicembre 2024:
- Intesa Sanpaolo – Capitalizzazione: 68,87 miliardi di €
- UniCredit – Capitalizzazione: 59,73 miliardi di €
- Banco BPM – Capitalizzazione: 11,82 miliardi di €
- Mediobanca – Capitalizzazione: 11,73 miliardi di €
- FinecoBank – Capitalizzazione: 10,27 miliardi di €
- BPER – Capitalizzazione: 8,63 miliardi di €
- Monte dei Paschi di Siena – Capitalizzazione: 8,53 miliardi di €
- Mediolanum – Capitalizzazione: 8,52 miliardi di €
- Banca Popolare di Sondrio – Capitalizzazione: 3,69 miliardi di €
- Credem – Capitalizzazione: 3,67 miliardi di €
Quando si tratta di scegliere una banca sicura, ci sono vari aspetti da considerare.
Il FITD è un consorzio di diritto privato che garantisce i depositanti delle banche aderenti fino a 100.000 euro per ciascun depositante per ogni banca. Questo fondo è fondamentale per la sicurezza dei risparmiatori.
Dimensioni della banca
Le banche di grandi dimensioni, come Intesa Sanpaolo e UniCredit, sono sottoposte a una vigilanza più rigorosa da parte della BCE e di Bankitalia. Questo meccanismo di controllo offre un ulteriore livello di sicurezza per i risparmiatori.