
Pupi Avati, noto regista e sceneggiatore, è stato recentemente ospite del programma “Un Giorno da Pecora” su Rai Radio1, dove ha parlato del suo nuovo film “L’Orto Americano”, attualmente in proiezione. Durante l’intervista, ha rivelato un aneddoto interessante riguardo al suo celebre film “Regalo di Natale”, svelando che il ruolo principale non era inizialmente destinato a Diego Abatantuono.
Il ruolo di lino banfi in “regalo di natale”
Avati ha raccontato ai conduttori Geppi Cucciari e Giorgio Lauro che, all’inizio della produzione di “Regalo di Natale”, il protagonista doveva essere Lino Banfi. Il regista ha spiegato che Luciano Martino, il produttore del film, aveva organizzato un incontro in un ristorante di Roma specializzato in piatti di pesce. “Banfi proviene da una famiglia molto umile e, una volta raggiunto il successo, si concede lussi che altri non si permetterebbero”, ha affermato Avati. Il regista ha quindi rivelato che Banfi si era lasciato andare a una vera e propria abbuffata di ostriche, nonostante il budget limitato del film. “Io e mio fratello ci chiedevamo quanto ci sarebbe costato un attore così”, ha aggiunto Avati.
La svolta con dino risi
Fortunatamente, la situazione si è risolta quando Dino Risi ha contattato Banfi per proporgli un altro progetto, “Il Commissario Lo Gatto”, il quale non ha avuto il successo sperato. Questo ha permesso ad Avati di proseguire con Abatantuono per “Regalo di Natale”, rispettando il budget stabilito di dieci milioni di lire.
Il nuovo film “l’orto americano”
Il nuovo film di Avati, “L’Orto Americano”, è descritto come un’opera quasi horror, richiamando l’atmosfera di alcuni dei suoi classici più celebri. Parlando delle difficoltà legate alla realizzazione del film, il regista ha confessato di aver provato paura durante la scrittura del romanzo. Tuttavia, sul set, la sensazione predominante è stata il freddo, poiché molte delle scene più inquietanti sono state girate di notte lungo il delta del Po. Una scena particolarmente intensa presenta un organo femminile rinvenuto sottoterra all’interno di un vaso, creato a mano con materiali sintetici e dotato di meccanismi idraulici.
Cinema e politica internazionale
Durante l’intervista, Avati ha anche discusso di cinema e politica internazionale, ipotizzando quali attori potrebbero interpretare Donald Trump e Volodymyr Zelensky. Secondo il regista, Trump potrebbe benissimo essere rappresentato come un gerarca nazista, data la sua espressione inquietante. Per quanto riguarda Zelensky, Avati ha suggerito che il presidente ucraino potrebbe tornare a recitare, grazie ai suoi occhi sempre lucidi e penetranti.
Un amore duraturo
Infine, Avati ha condiviso un momento personale, parlando del suo amore per la moglie, che dura da sessant’anni. Ha affermato di essersi innamorato di nuovo di lei, evidenziando un legame profondo e spirituale che va oltre l’attrazione fisica.