Attilio Fontana è un attore teatrale e televisivo, cantante e cantautore molto noto al pubblico, che vive questo suo lavoro come una continua esplorazione e ricerca di sé stesso, evolvendosi in base alle esperienze che vive sulla sua stessa pelle, e la crescita avvenuta in questi anni nel suo percorso è molto evidente. Ha esplorato tutti i vari campi artistici, capendo quali fossero quelli più adatti a lui, regalando così al pubblico sempre nuove sensazioni, ed è questo che lo caratterizza e che hanno reso il suo percorso unico e variegato. Attilio inizia la carriera negli anni ’90 come attore di fotoromanzi, e successivamente nel 1994 di cantante come membro del gruppo Ragazzi Italiani, che lascia nel 2000 per cominciare la carriera di solista e di cantautore. Affianca all’attività nel campo musicale quella di attore perché recita in alcuni film diretti da giovani registi e in varie fiction televisive sia Rai che Mediaset. Nell’autunno 2013 partecipa alla terza edizione di Tale e quale show, talent show di Rai 1 condotto da Carlo Conti da cui esce vincitore. Nello stesso anno pubblica il suo secondo album come cantautore dal titolo “Formaggio” . Nel 2014 gli viene conferito il Premio alla voce della musica all’undicesima edizione del Leggio d’oro. Nell’inverno 2016 partecipa, in qualità di “capitano-squadra” (insieme a Rudy Zerbi, Stefano De Martino, Maurizio Zamboni e Kledi Kadiu), alla prima stagione di Pequeños gigantes, talent show per bambini condotto da Belén Rodríguez. Nel 2018 partecipa all’album “ Voyages Extraordinaires “ di Alessandro Orlando Graziano cantando con l’autore nel brano “La mutevolezza”.
Lasciamo la parola a Attilio Fontana con l’augurio di proseguire in questo meraviglioso percorso.
D: Quando hai capito di avere una particolare predisposizione e una passione per le forme artistiche come il canto e la recitazione?
R:In realtà venendo da una famiglia di musicisti è una cosa che veniva da lontano. Nel mentre del percorso scolastico continuavo anche il percorso musicale, è stata una scelta naturale, ho cercato sempre di migliorarmi.
D: Qual è un ricordo legato ai tuoi esordi che ti va di raccontarci?
R:Il primo ricordo che ho in mente risaleLa prima volta che cantai che fu in quinta elementare, mia madre era la direttrice del coro, per me fu veramente traumatico essendo molto timido, ma ho avuto la voglia di sconfiggerla e di affrontare la paura che avevo sul momento.
D: Hai sperimentato tutti i campi artistici tra cui televisione, teatro e musica. Quali sono gli aspetti che apprezzi di ciascuno di questi ambiti?
R:Apprezzo tutti i campi nei quali mi cimento per motivi diversi: della musica mi piace scrivere canzoni, infatti ho collaborato con vari autori, e amo essere libero di esprimere ciò che penso. Con il teatro, invece posso entrare in una vita umana e posso trovare una parte di me che nella vita di tutti i giorni non riscontro. In televisione ho scelto attività che si sposavano con le mie attitudini.
D:Come pensi di essere cresciuto nell’ambito musicale in questi anni? Qual è il progetto musicale al quale sei più legato?
R:Sono molto legato a due album “A” che era quello appena uscito dalla boyband e allo stesso tempo sono legato al mio album “Formaggio”, due album completamente differenti che rispecchiano diverse parti di me.
D:Pensi ci sia un’esperienza tra le tante che hai fatto che ti abbia aiutato a maturare in campo artistico?
R:Penso che ogni speranza sia fondamentale per una crescita sia personale che artistica.Tutte le volte che inizio so che comincio qualcosa di nuovo, una nuova esperienza, ad esempio a teatro si impara sempre qualcosa anche attraverso i colleghi con i quali ci si interfaccia.
D: C’è un esperienza in campo artistico che sogni di poter realizzare ma non hai avuto modo di poter concretizzare?
R:Mi piacerebbe fare un Sanremo con una mia canzone, non solo in ambito autoriale, come ho fatto in passato ottenendo un riscontro positivo. Questo è un sogno nel cassetto che mi piacerebbe poter realizzare.
D: Che consigli daresti a chi si vuole affacciare al campo artistico?
R: E’ un grande percorso, io faccio formazione e faccio si che si tratti di un lungo viaggio. Il mio obiettivo è far comprendere che si tratta di un lavoro serio. Avventurarsi in questo percorso richiede molto sacrificio, è una scelta che ti ripaga in un minuto di applauso da parte del pubblico.
D: Quali sono i tuoi futuri progetti?
R:A parte un paio di progetti che per scaramanzia non dico c’è un progetto Actor day che sarà in giro nel periodo di natale, c’è una seconda commedia quegli Strani vicini di casa dove ho avuto modo di collaborare per la prima volta dal punto di vista artistico con la mia compagna, Clizia Fornasier, inoltre ho un progetto con Emiliano Reggente.
Ringraziamo Attilio Fontana per la sua collaborazione e per il tempo che ci ha donato, augurandole di continuare a sorprenderci e sorprendersi.
Intervista realizzata da Manuela Ratti