La missione Artemis 1, che prevede il lancio del mega razzo lunare Space Launch System (SLS) della NASA, è attualmente programmata per sabato 3 settembre, dalle ore 2:17 p.m. EDT (le 20:17 in Italia) alle ore 4:17 p.m. EDT. Le missioni Artemis hanno l’obiettivo di creare una presenza umana stabile sulla Luna, entro la fine di questo decennio.
LA PRIMA MISSIONE ARTEMIS SENZA EQUIPAGGIO
Sulla sommità del mega razzo lunare SLS, che partirà sabato 3 settembre, è situata la navicella spaziale Orion: al suo interno vi sono dei manichini pieni di sensori, i quali capteranno i livelli di radiazione presenti durante il viaggio verso l’orbita lunare, affinché si possa conoscere il quantitativo di radiazioni che assorbiranno gli umani in futuro. Nelle successive missioni (Artemis 2 e Artemis 3) i manichini saranno sostituiti con i veri astronauti.
La missione Artemis 1, oltre a testare le nuove tecnologie del razzo e della navicella, invierà Orion verso l’orbita lunare alla velocità di 32.000 km/h: percorrerà circa 2 milioni di chilometri in 4/6 settimane, e si allontanerà dalla Terra di 450.000 km (la distanza Terra-Luna è di circa 400.000 km).
Infine, la Orion affronterà il difficile rientro sulla Terra alla velocità di 39.500 km/h (Mach 32). L’ingresso nell’atmosfera terrestre con una tale velocità, creerà un fortissimo attrito sullo scudo termico della navicella. Per questo motivo, la Orion sarà avvolta da un fuoco di circa 2.760 gradi Celsius di temperatura (le navicelle spaziali che rientrano sulla Terra, dopo aver lasciato la Stazione Spaziale Internazionale (ISS), raggiungono invece la temperatura di 1.300 gradi Celsius, poiché la velocità di rientro è inferiore).
La missione terminerà con l’ammaraggio della navicella Orion sull’Oceano Pacifico, vicino Baja (California).
Una curiosità: nella missione Artemis 1 debutterà anche la nuova tecnologia Callisto, creata dalla Lockeed Martin, Amazon e Cisco. Callisto è una interfaccia uomo-macchina installata nella navicella Orion, con l’obiettivo di creare una comunicazione vocale tra gli astronauti e la navicella stessa; oppure tra i controllori di volo sulla Terra e la navicella.
Grazie a Callisto, l’equipaggio umano potrà accedere con facilità e rapidità alle informazioni sullo stato del volo, sulla telemetria, sull’orientamento del veicolo spaziale, sui livelli di approvvigionamento idrico o sullo stato della batteria. Questa tecnologia possiamo paragonarla all’assistente vocale “Alexa”. Nella missione Artemis 1, non essendoci gli astronauti, la tecnologia Callisto servirà per la comunicazione tra i controllori di volo sulla Terra e la navicella Orion.
QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DEL MEGA RAZZO LUNARE SLS DELLA NASA?
Lo Space Launch System (SLS) della NASA, nonché il razzo più alto del mondo e il più potente della storia, è alto ben 110 metri (più alto della Statua della Libertà, o quanto due Colossei di Roma). In realtà, l’altezza e la potenza di SLS sono variabili: dipende dalla configurazione scelta per la missione (ad esempio, per la missione Artemis 1 è alto circa 98 metri, ed è meno potente del Saturn V del 1969/1972).
Il peso di SLS è di circa 2.500 tonnellate e, nella configurazione massima del razzo, i motori produrranno una spinta di circa 4.000 tonnellate, cioè il 15% più potente del razzo Saturn V, che portò l’uomo sulla Luna tra il 1969 e il 1972 (questa configurazione sarà adottata nelle successive missioni Artemis).
SLS è l’unico razzo al mondo in grado di inviare la navicella Orion, astronauti e merci direttamente in orbita lunare, in una singola missione. Esso può trasportare fino a 27 tonnellate di carico nella configurazione base (quella adottata per Artemis 1).
Nei prossimi anni la NASA lavorerà alle varianti del Mega Razzo Lunare: la configurazione intermedia, capace di trasportare 38/42 tonnellate di carico; e la configurazione massima, capace di trasportare 43/46 tonnellate di carico.
LE SUCCESSIVE MISSIONI ARTEMIS
Tra il 2024 e il 2025 partirà la missione Artemis 2, la quale avrà quattro astronauti all’interno della navicella Orion. Il primo equipaggio umano Artemis, non solo arriverà in orbita lunare, ma si allontanerà di altri 60.000 km dalla Luna, battendo così un nuovo record dell’umanità: mai nessun essere umano sarà stato così lontano dalla Terra, addirittura a 460.000 km dalla propria casa (la distanza Terra-Luna è di circa 400.000 km).
Sempre nel 2024, saranno lanciati i primi moduli della prima Stazione Spaziale Lunare: il Lunar Gateway del programma Artemis. L’obiettivo è creare una stazione spaziale in orbita lunare, per permettere la discesa e l’ascesa di uomini e donne sui vari siti della superficie lunare.
Entro il 2028 (attualmente la NASA dice tra il 2025 e il 2028) partirà la missione Artemis 3, la quale porterà sulla superficie lunare la prima donna e il prossimo uomo, con l’obiettivo di creare le condizioni per una presenza umana costante e sostenibile nel tempo.
Una curiosità: l’ultimo astronauta a camminare sulla Luna è stato Eugene Cernan dell’Apollo 17, il quale ha lasciato la superficie lunare il 14 dicembre 1972 alle ore 05:40 UT. Il suo compagno di missione, Harrison H. Schmitt, rientrò nel Modulo Lunare (LM) prima di lui, perciò Cernan è tuttora conosciuto come “l’ultimo uomo sulla Luna“.
In breve, la missione Artemis 3 partirà con il mega razzo lunare SLS della NASA, il quale lancerà la navicella Orion verso l’orbita lunare, per agganciarsi alla Starship lunare (Moonship) della SpaceX di Elon Musk, parcheggiata nell’orbita lunare. Successivamente, gli astronauti atterreranno sulla Luna con la Moonship, nonché un’astronave alta 50 metri (quanto il Colosseo di Roma).
Gli uomini e le donne dell’equipaggio della missione Artemis 3, trovandosi alla sommità dell’astronave Moonship (la parte bassa è occupata dai motori), una volta allunati dovranno calarsi con una specie di ascensore per poter camminare sulla regolite lunare. L’ascensore spaziale porterà gli astronauti dalla sommità dell’astronave fino alla superficie della Luna.
Il fine ultimo delle missioni Artemis, le quali potrebbero arrivare fino ad Artemis 10, è accrescere l’esperienza, la tecnologia e l’indipendenza dalle risorse terrestri, affinché si possa fondare una base scientifica umana sulla Luna e su Marte.
Attualmente la Starship della SpaceX è in fase di sviluppo. Prossimamente ci sarà un test molto importante: la Starship sarà montata su un super razzo alto 70 metri, chiamato Super Heavy (la Starship è alta 50 metri e il Super Heavy 70 metri; quindi insieme diventeranno un mega razzo di 120 metri). Ed è proprio questo razzo Super Heavy che porterà nello Spazio l’astronave Starship.
In seguito, dopo aver lasciato nello Spazio la Starship, il razzo Super Heavy tornerà indietro, atterrando nuovamente sulla Terra, per essere riutilizzato (come accade a tutti i razzi della SpaceX).
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IL FUTURO DI SLS
Lo Space Launch System (SLS) della NASA è considerato un Mega Razzo “provvisorio”, quasi un ponte per le future missioni spaziali, soprattutto per gli alti costi che occorrono per ogni lancio.
Infatti, ogni lancio costerà circa 4 miliardi di dollari (circa 4 miliardi di euro), e potrà portare nello Spazio tra le 27 e le 46 tonnellate di carico.
Invece, la Starship della SpaceX di Elon Musk, assieme al suo razzo Super Heavy, avrà un costo di soli 2 milioni di dollari (circa 2 milioni di euro) per ogni lancio, e potrà portare nello Spazio circa 100 tonnellate di carico.
- Cover image credits: NASA’s Space Launch System (SLS). Credits: NASA/Ben Smegelsky
Articolo a cura di Fabio Meneghella