Antonio Tancredi Cadili è il giovanissimo protagonista della pellicola cinematografica Il teorema della Felicità, un film diretto dal regista Luca Fortino. Il prodotto, di produzione italo-canadese, ha già ottenuto alcuni importanti riconoscimenti tra cui il Gold Award Future Film e il Gold Award Director Future Film all’Hollywood Gold Award. Il 1 febbraio si terrà la première mondiale del film a Montreal, in Canada: un evento, questo, che sarà ripetuto in Italia e nella città in cui è stato ambientato, Palermo. L’attore ce ne ha parlato in questa intervista.
Com’è nata la tua passione per la recitazione?
La mia passione è nata grazie ai Pupi. Un giorno mia mamma Valeria, per passare un pomeriggio nuovo, mi ha portato al Teatro dei Pupi. Ho iniziato a collezionare i primi Pupi, recitavo con loro e interpretavo le storie. Questa passione mi è venuta subito, ogni pomeriggio giocavo e gioco ancora. Il primo Puparo fa tutte le voci di tutti i paladin: Orlando, Rinaldo, Carlo Magno, Angelica.
Parliamo del film Il teorema della Felicità: com’è stato il tuo provino? Ti aspettavi di essere selezionato?
Il provino l’ho fatto durante il lockdown; un giorno abbiamo visto su internet che c’era un provino per questo film. Ho inviato un video, e dopo un mese e due mesi mi hanno detto che sarei stato il protagonista. Non me lo immaginavo, non avevo mai avuto una vera e propria esperienza sul set anche se ero stato il cantastorie in un docufilm. È stata un’emozione doppia, anche perché ero al settimo cielo. Mi ricordo quella chiamata come se fosse ieri.
Nel film interpreti il personaggio di Antonio. Ti è piaciuto immedesimarti in questo ruolo? Quanto c’è di te in lui?
Mi è piaciuto moltissimo interpretare questo ruolo, perché c’è un bel po’ di me in Antonio. C’è l’amore per la famiglia, il coraggio, il non scoraggiarsi mai. Lui non si lascia abbattere dai primi ostacoli, proprio come la poesia L’Infinito di Leopardi. C’è questa siepe, che la immagina appunto come un infinito.
Con questo film hai avuto già molti riconoscimenti, e sei stato premiato come Miglior Attore Bambino al Festival del Cinema San Diego Movie Awards. Cosa hai provato quando hai ricevuto questo premio?
L’ho scoperto in un modo buffo: ero a casa e stavo giocando alla Playstation con dei miei amici. Ho sentito all’improvviso mia mamma urlare e mi sono preoccupato perché pensavo che si stesse sentendo male. Lei mi ha poi detto che avevo vinto il premio. Ci siamo commossi, abbiamo gridato e io ho subito chiamato mio papà che era a lavoro. Ci siamo tutti emozionati molto.
Oltre ad essere attore, sei anche pianista e conduttore di un programma radiofonico per Teen Social Radio. Come riesci a conciliare queste attività con le attività scolastiche?
E’ una grande fatica, ma do sempre il meglio di me a scuola perché è importantissima. Al primo posto c’è la scuola: faccio prima i compiti e poi mi dedico a queste mie passioni. Da ormai tre anni conduco una trasmissione radiofonica de I Paladini di Sicilia, e la conduco ogni domenica dalle 11 alle 23. Intervisto un Paladino dei giorni nostri, che ha portato in alto il nome della Sicilia. Poi parlo delle mie passioni, dell’Opera dei Pupi, ci sono le pillole musicali con Marianna Amato (professoressa di Latino e Greco, esperta di Storie della Musica). C’è inoltre la rubrica Indie Style con una bambina che è in inglese e vive in Italia.
Quali sono i tuoi futuri progetti?
Ci sono molti progetti in ballo, ma non posso dire molto. Tempo al tempo.