A tutte le donne vittime di violenza
25 novembre: Giornata mondiale contro la violenza sulle donne
Nelle immensità di rinati cosmi, negli infiniti divenuti miracoli, nei prati divenuti case, come fiori in primavera, anime sbocciano ovunque.
Sono fatte di colore, queste anime; sono fatte di strade mai perse, di cieli mai oscuri, di un Sole che illumina, di un Sole che risorge. Sono anime che brillano di una luce che solo alcuni hanno il desiderio di scorgere, sono anime che brillano. E a volte questo basta all’umanità, a volte questo basta davvero. A volte ciò di cui abbiamo bisogno è proprio lì, dinnanzi a noi; è proprio quella luce che ci illumina il volto e il percorso in cui da sempre siamo diretti. E’ proprio lì, la luce. E’ proprio lei. E’ proprio lei l’anima che amiamo: anima che ci conduce verso un buio che rinasce e diviene stella. Ci sono anime che non si trasformano in luce, mai; non lo fanno perché lo sono sempre state, luce, e non riescono a riportare quel buio che ci fa paura. Ci sono anime, invece, che sono nate buio solo per poter divenire luce: sono le anime che credono, sono le anime che sognano, sono quelle anime la cui forza ha la stessa intensità della pioggia in estate. E poi… poi ci sono anime che sono nate luce, brillando nei cieli più profondi, nei cuori più coraggiosi, in quegli occhi che hanno ancora il coraggio di parlare. Sono nate luce, ma qualcuno ha deciso di interrompere loro una strada in cui erano abituate a camminare e a trasportarle in tappeti oscuri, dove manti di stelle sono prosciugate da tutto quello che dà paura, da tutto quello che porta paura. Accade così che quelle stelle da sempre anime divengono buchi neri e profondi, e il mondo per quelle anime non ha più un senso. Non ha un senso nemmeno sognare, nemmeno amare; non ha un senso nemmeno vivere. Esse restano cristallizzate nel tempo mentre, una libertà in cui avevano sempre creduto, si trasforma in cielo da guardare ogni sera quando i sogni rinascono sotto forma di inconscio, che si affaccia alla mente ogni qual volta sentiamo il coraggio di riprovarci. Accade questo la sera, per quelle anime.. Accade che divengono luce solo quando la luce svanisce attorno a loro e il buio prende il sopravvento. Divengono luce solo quando il mondo non gli ruota attorno dimostrando che la luce, loro, non potranno riaverla mai. Così, quelle anime saranno buio per sempre, saranno buio persino i loro ricordi, persino ciò che vorranno dimenticare, persino un mostro che uomo non sarà mai. Lui sarà il buio. E potranno ridere, giocare, potranno amare di nuovo, queste anime.. Potranno farlo davvero, prima o poi. Potranno farlo fin quando non guarderanno il Sole in primavera, e capiranno che la luce che conservavano dentro, in quel momento è lì in cielo. E non potranno prenderla, non potranno allungare la mano dei sogni per divenire la persona che avevano sempre sognato. Il buio continuerà a ruotare attorno ai loro corpi fragili, ai loro cuori ancora privi di forza, e il mondo non capirà. Il mondo non capirà quanto buio incontreranno ancora, e quanto dolore dovranno affrontare; il mondo non capirà quanti ricordi vorrebbero rimuovere, quanto forte è il loro desiderio di cancellare quel volto dalla mente. Volto che incute terrore, volto che mangia sentimenti, che distrugge anime prima di corpi, che distrugge spiriti. Il mondo non capirà mai, il mondo non ha mai capito. Non lo ha fatto nemmeno quando quelle anime hanno iniziato ad urlare dinnanzi a un buio che ormai aveva investito la loro libertà, nemmeno quando hanno iniziato a distruggere ricordi, a scendere a patti con chi le aveva distrutte. Il mondo non capirà nemmeno quanta intensità è contenuta in quelle anime, nemmeno quanta luce, nemmeno quanta vita.
E così, queste anime sono ancora qui, tutte insieme, tutte quante a guardare il cielo, tutte quante a ritrovare la luce.
Di giorno, cercano.
Di notte, trovano.
E ancora…
Di giorno, cercano.
Di notte, trovano.
Di giorno, cercano la luce.
Di notte, la trovano.
La luce è come il Sole. La luce è il Sole. Muore e risorge ogni giorno.
Di giorno, le anime vivono nel buio, vivono in quella parte di vita che non le capisce.
Di notte, le anime sognano. Sognano vite che potrebbero divenire migliori se solo il mondo capisse, se solo i mostri mai stati uomini lo diventassero davvero, se solo la luce non fosse solo nei sogni ma diventasse realtà.
E invece no…
Di giorno, cercano.
Di notte, trovano.
Si ritrovano sole, in una strada che non hanno mai conosciuto, a fissare quella parte di luce che, prima di allora, era conservata dentro di loro, che era la loro anima.
Si ritrovano sole, in un sogno in cui hanno sempre creduto, mentre la luce entra nei loro corpi così fragili, ancora privi di coraggio e li trasformano in forza da usare per continuare a percorrere la strada che avevano sempre desiderato.
Sono sole, quelle anime. Appaiono sole. Appaiono sole mentre cercano di fuggire via, di rincorrere libertà negate, dignità strappate, sogni volati via. Appaiono sole mentre il mondo ruota attorno e loro lì: cercano, trovano.
Siamo anime, siamo tutte anime. Siamo anime anche se ci chiamano donne.
Alcune di noi non si trasformano in luce, mai; non lo facciamo perché lo siamo sempre state, luce, e non riusciamo a riportare quel buio che ci fa paura.
Alcune di noi sono nate buio per poter divenire luce: sono le anime che credono, che sognano, sono quelle anime la cui forza ha la stessa intensità della pioggia in estate.
Alcune di noi sono anime che sono nate luce, brillando nei cieli più profondi, nei cuori più coraggiosi, in quegli occhi che hanno ancora il coraggio di parlare, e poi sono state trasformate in buio.
Siamo anime, siamo tutte anime. Siamo anime anche se ci chiamano donne.
Sono anime persino quei mostri mai stati uomini che, nelle nostre anime, non hanno mai creduto. Sono anime persino coloro che appartengono a un mondo che non capisce.
Siamo tutte anime, eppure spesso ci trattano solo come corpi.
Ma il mondo non sarà mai fatto solo di corpi: il mondo sarà fatto di cuori che battono per altri cuori, di anime che abbracciano altre anime, di occhi che parlano con altri occhi. Il mondo non sarà mai fatto di pelle, di carne, di contatti. No… il mondo ha bisogno di luce filtrata nell’anima per potersi illuminare, il mondo ha bisogno di luce risorta nel cuore per poter divenire eterna.
E un corpo che è lì, solo in una strada senza via di uscita, mentre guarda un cielo alla ricerca della luce e la pelle trema, e macchie viola incorniciano il volto che intanto assume un colore pallido, mentre quel corpo è lì, in una parte completamente opposta del cosmo, mentre anziché essere giorno è notte, un altro corpo è posato delicatamente su un caldo letto, e sogna un corpo solo in una strada senza via di uscita, mentre guarda un cielo alla ricerca della luce e la pelle trema, e macchie viole incorniciano il volto che intanto assume un colore pallido.
Chiudono gli occhi nello stesso momento, i due corpi.
Il primo cerca.
Il secondo trova.
La luce muore.
La luce nasce.
Bianco e nero.
Luce e buio.
Solo due corpi, in quell’istante. Solo due corpi per il mondo, fin quando, nelle immensità di rinati cosmi, negli infiniti divenuti miracoli, nei prati divenuti case, come fiori in primavera, pian piano, anime iniziano a sbocciare ovunque. Sono fatte di strade mai perse, di cieli mai oscuri, di un Sole che illumina, di un Sole che risorge. Sono fatte di colore.
Perché, è di questo che sono fatte le anime: di colori.
E il bianco e il nero, la luce e il buio, restano cristallizzati nel tempo tramutandosi in illusione.
Articolo realizzato da Stefania Meneghella