I centri per il controllo e la prevenzione hanno lanciato l’allarme: i casi legati all’epidemia di Escherichia coli non si placano.
I primi casi di Escherichia coli, legati agli hamburger di McDonald’s, sono stati segnalati verso la metà di ottobre 2024, precisamente in 13 Stati americani. Fino ad oggi – secondo il Centers for Disease Control and Prevention (CDC), che è l’ente governativo americano che si occupa della salute pubblica – ci sarebbero ben 90 casi, di cui 15 segnalati recentemente. I ricoveri sarebbero invece 27 (5 nuovi), mentre il numero dei morti si è fermato a uno. Cos’è allora questa epidemia di Escherichia coli?
Innanzitutto, l’Escherichia coli è una delle specie principali di batteri che quotidianamente vive nell’intestino di animali a sangue caldo, come ad esempio gli uccelli, i mammiferi e gli esseri umani. Tuttavia – nonostante sia un batterio comune – alcuni tipi possono farci ammalare, soprattutto quando li ingeriamo consumando cibo o acqua contaminati.
La causa principale dell’epidemia di Escherichia coli
Prima di analizzare la causa che ha scatenato la nuova epidemia negli Stati Uniti, dobbiamo ricordare che la maggior parte delle persone che si ammala di Escherichia coli guarisce senza cure entro una settimana. Una percentuale minore di individui può però sviluppare gravi problemi e, successivamente, richiedere il ricovero ospedaliero. I più a rischio – secondo il CDC americano – sono ovviamente gli anziani, i bambini sotto i 5 anni e tutti coloro che hanno un sistema immunitario indebolito. Per quanto riguarda la causa dell’epidemia sviluppatasi negli Stati Uniti, il principale sospettato sarebbe la cipolla fresca tagliata a fettine.
Quest’ultima, che viene solitamente inserita all’interno dei Quarter Pounders di McDonald’s (in Italia si chiamano McRoyal DeLuxe), è quindi la probabile causa dell’epidemia di Escherichia coli. Ricordiamo che i Quarter Pounders (o McRoyal DeLuxe) sono degli hamburger venduti dalla famosa catena di fast food americana, e preparati con pane, hamburger, formaggio, cipolla, cetriolo, ketchup e senape. Ora, dopo le indagini svolte dalla CDC e dalla FDA (Food and Drug Administration), McDonald’s ha smesso di utilizzare le cipolle a fettine nei suoi Quarter Pounder.
Anche Taylor Farms, che è il fornitore di cipolle per i punti vendita americani di McDonald’s, ha recentemente deciso di ritirare il prodotto che avrebbe diffuso l’epidemia. Il Centers for Disease Control and Prevention (CDC) consiglia inoltre di contattare immediatamente il proprio medico di famiglia, qualora riscontraste i sintomi di Escherichia coli. Questi ultimi possono includere diarrea per più di tre giorni, febbre a 38°C, diarrea con sangue, vomito e disidratazione.