Il radiointerferometro ALMA (Atacama Large Millimeter Array), nonché uno dei telescopi dell’ESO (European Southern Observatory), ha catturato una sorprendente struttura a spirale attorno alla stella gigante rossa R Sculptoris, nella costellazione dello Scultore.
Questa caratteristica non è mai stata vista prima ed è probabilmente causata da una stella compagna nascosta in orbita attorno a R Sculptoris. I nuovi dati ALMA ci dicono che la stella è circondata da un enorme guscio sferico.
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Questa è la prima volta che una struttura di questo tipo, con un guscio sferico esterno, viene trovata intorno a una gigante rossa. È anche la prima volta che gli astronomi hanno potuto ottenere misure complete in tre dimensioni di questa spirale. La strana forma è stata creata probabilmente da una compagna non visibile, in orbita intorno alla gigante rossa.
Nell’ultima fase della loro vita, le stelle di massa fino a otto volte quella del Sole diventano giganti rosse e perdono grandi quantità di massa in un denso vento stellare. Durante la fase di gigante rossa le stelle mostrano periodicamente pulsazioni termiche (brevi fasi in cui uno strato di elio intorno al nucleo della stella brucia in modo esplosivo).
Gli impulsi termici si verificano ogni 10.000 – 50.000 anni e durano solo poche centinaia d’anni. Le nuove osservazioni di R Sculptoris mostrano che l’ultimo impulso termico è avvenuto circa 1.800 anni fa ed è durato circa 200 anni. La stella compagna ha modellato la struttura a spirale nel vento di R Sculptoris.
Per approfondire la notizia è possibile consultare l’articolo scientifico pubblicato su Nature (Clicca QUI).
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QUANTI TELESCOPI POSSIEDE L’ESO?
L’ESO è un’organizzazione intergovernativa fondata nel 1962 e supportata da 16 Stati membri: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito.
Inoltre, dispone di nove telescopi giganteschi situati nel deserto di Atacama in Cile, un posto unico al mondo e perfetto per osservare l’Universo. Attualmente è in fase di costruzione il prossimo telescopio più grande del mondo: l’ “European-Extremely Large Telescope (E-ELT)”, il quale avrà uno specchio primario di ben 39 metri di diametro. E-ELT, che sarà pronto tra il 2025 e il 2027, potrà guardare fino a 380.000 anni dopo il Big Bang.
Articolo a cura di Fabio Meneghella