Una famosa azienda sta ritirando oltre 75.000 kg di carne macinata di manzo, poiché potrebbe essere contaminata da un particolare batterio.
Le segnalazioni sugli alimenti contenenti Escherichia coli – un batterio che risiede solitamente nell’intestino degli esseri umani e in quello degli animali, ma che in alcuni casi può creare dei seri problemi per via di un differente ceppo – stanno purtroppo aumentando. Qualche giorno fa, il Ministero della Salute ha infatti dichiarato che un produttore di formaggi ha ritirato in via precauzionale un lotto di stracchino, a causa di una segnalazione di Escherichia coli.
Persino i Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie (CDC) degli Stati Uniti, hanno annunciato l’inizio di un’epidemia causata proprio da questo particolare batterio. In questo caso, però, l’Escherichia coli è apparso in alcune carote biologiche vendute da diversi marchi americani, tra cui Bunny-Luv, Kroger, Publix, Target, Trader Joe’s, Walmart e Whole Foods.
La carne contaminata da Escherichia coli
La Wolverine Packing Co. di Detroit (Michigan, USA), che dispone di oltre 250 marchi alimentari e più di 4.000 diversi prodotti proteici, ha recentemente richiamato ben 167.000 libbre (circa 75.000 kg) di carne macinata, a causa di una possibile contaminazione da Escherichia coli. Tutto è infatti partito dopo 15 casi sospetti in Minnesota, i quali tra il 2 e il 10 novembre 2024 hanno allertato il Servizio di ispezione e sicurezza alimentare del Dipartimento dell’agricoltura USA. Quest’ultimo, dopo una breve indagine, ha dichiarato che i prodotti contaminati dal batterio sarebbero stati spediti ai ristoranti dell’intero paese. Tutti coloro che sanno di possedere questo particolare articolo nel proprio frigorifero o nel freezer, devono quindi gettarlo via o restituirlo al venditore.
Per la precisione, la carne che non deve assolutamente essere mangiata è quella di manzo macinata, la cui data di scadenza è fissata al 14 novembre. Per quanto riguarda i prodotti congelati, questi non devono essere consumati se sull’etichetta troviamo “22 ottobre” come data di produzione. Quali sono allora i sintomi provocati dall’infezione da Escherichia coli? Secondo i medici, potrebbero insorgere crampi allo stomaco, diarrea, febbre e vomito. Ad ogni modo, i primi sintomi dell’infezione compaiono solitamente tre o quattro giorni dopo aver mangiato un alimento contenente il batterio.
Dobbiamo però ricordare che la maggior parte delle persone che si ammala guarisce senza cure entro una settimana. Tuttavia, in alcuni casi è possibile sviluppare dei gravi problemi renali, i quali necessitano di un ricovero ospedaliero. L’Escherichia coli può inoltre essere presente nell’acqua contaminata, in alcuni frutti crudi, nel latte non pastorizzato e nella carne non cotta.