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Alessandra Stefani si distingue per la sua capacità di coinvolgere e appassionare chiunque la ascolti. Il suo approccio empatico, unito a una visione innovativa, le consente di spaziare con disinvoltura tra il mondo dell’imprenditoria, quello cinematografico e l’ambito dell’ecosistema sostenibile. Originaria di Sassuolo, Alessandra riesce a fondere la sua eredità artistica con un forte spirito imprenditoriale. Figlia del noto Franco Stefani, presidente della System Ceramics, Alessandra ha scelto di intraprendere un percorso autonomo, dedicandosi a progetti che riflettono la sua passione per l’arte e l’innovazione.
Un inizio tra ceramiche e cinema
Alessandra Stefani ha avviato la sua carriera nel settore della ceramica, seguendo le orme familiari. Ha ricoperto il ruolo di Art Director presso Laminam, un’azienda di eccellenza nel campo della ceramica innovativa, fondata da suo padre. Nel 2018, ha realizzato il suo primo cortometraggio, “Laminam il top in ceramica”, un progetto che ha unito la sua esperienza nel design con la passione per il racconto visivo. Nonostante i dieci anni trascorsi in questo ambito, Alessandra sentiva la necessità di esplorare nuove forme di espressione.
Il suo passaggio alla regia è avvenuto dopo aver completato un corso di produzione e regia alla New York Film Academy nel 2018. L’anno successivo, ha fondato la ‘Scarabeo Entertainment’, una casa di produzione cinematografica indipendente, con l’intento di sviluppare storie che mettano al centro l’esperienza umana, in particolare attraverso il documentario.
Il percorso cinematografico di Alessandra
Il debutto di Alessandra come regista è avvenuto nel 2020 con il film “The Arch.”, un ‘road-movie’ che esplora il tema della sostenibilità ambientale. Attraversando diversi continenti, ha avuto l’opportunità di intervistare nove architetti di spicco, che hanno condiviso le loro visioni e progetti innovativi. Questo lavoro è stato visibile su Sky Arte fino alla fine del 2024, contribuendo a sensibilizzare il pubblico su questioni cruciali legate all’architettura e all’ambiente.
Nel 2021, Alessandra ha diretto il docufilm “La moda del liscio”, che ha ricevuto fondi dalla Film Commission dell’Emilia-Romagna. Successivamente ha lavorato al suo terzo lungometraggio, “Mycelia”, un film sperimentale che ha trovato spazio nei festival cinematografici. Con ‘Scarabeo Entertainment’, Alessandra si propone di crescere nel territorio emiliano, mentre aspira a portare la Regione sotto i riflettori internazionali.
Il progetto Cineporto dell’emilia-romagna
Alessandra Stefani ha creato il ‘Cineporto dell’Emilia-Romagna’, inaugurato il 6 ottobre 2022, un polo innovativo e indipendente per il cinema e l’audiovisivo. Questo spazio è stato concepito per rispondere a una necessità di mercato, fungendo da hub per la produzione e post-produzione di film. Il Cineporto è stato progettato con standard tecnologici all’avanguardia, offrendo un ambiente che va dal teatro di posa per la creazione di scenografie a un workflow completo per la post-produzione.
Con una superficie di 1500 mq, il Cineporto è il primo hub privato in Italia costruito seguendo criteri di sostenibilità ed efficienza energetica. Realizzato senza sovvenzioni pubbliche, l’edificio è di classe energetica A4 e si distingue per il suo impegno verso l’ambiente. Alessandra ha voluto creare uno spazio polifunzionale, dove eventi sostenibili possono trovare una casa, rispondendo a una domanda crescente di responsabilità ambientale nel settore.
La cultura e il mercato audiovisivo in italia
Alessandra Stefani non si limita a produrre opere cinematografiche, ma mira anche a stimolare un dialogo culturale tra diverse forme d’arte. La sua visione include la creazione di eventi che uniscano cinema, musica e arte, favorendo scambi creativi e innovativi. Tuttavia, il panorama del mercato audiovisivo in Italia presenta sfide significative. La crisi attuale colpisce in particolare i film d’autore, mentre le produzioni seriali e le fiction continuano a prosperare.
Questo contesto di difficoltà è attribuibile a diversi fattori, tra cui il passaggio al digitale, l’adozione dell’Intelligenza Artificiale e la crescente influenza delle piattaforme di streaming come Netflix e Amazon. Alessandra sottolinea l’importanza di co-produzioni internazionali per affrontare queste sfide, come dimostra la sua esperienza con il film “Vittoria”, presentato all’81esima Mostra del Cinema di Venezia.
Le sfide della parità di genere nel settore audiovisivo
La questione della gender equality è un tema cruciale per Alessandra, che osserva come il settore audiovisivo e quello della ceramica siano ancora dominati da una cultura patriarcale. La regista evidenzia la necessità di unire le forze tra donne per affrontare le contraddizioni e le disuguaglianze di genere, promuovendo una maggiore inclusione e rappresentanza nel settore. La sua missione non si limita alla produzione di contenuti, ma si estende a un impegno più ampio per una cultura più equa e diversificata.