
Albert Einstein, icona della scienza moderna, è spesso ricordato per la sua immagine caratteristica con i capelli disordinati e la lingua di fuori, ma la sua eredità va ben oltre il suo aspetto. La sua figura rappresenta un punto di riferimento fondamentale nel campo della fisica e della scienza in generale. Lo studio delle sue scoperte e dei suoi insegnamenti offre un’opportunità unica per comprendere l’evoluzione del sapere scientifico, evidenziando l’importanza del dubbio e degli errori nel processo di apprendimento.
Dettagli dell’evento
Il 23 marzo 2025, alle ore 11, il Teatro Nuovo Giovanni da Udine ospiterà l’ultimo incontro delle Lezioni di Scienze, un ciclo di conferenze dedicate ai Grandi Maestri della scienza. Questo evento, frutto della collaborazione tra Editori Laterza e la Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine, è sostenuto da Confindustria Udine. Le lezioni sono state concepite per esplorare capitoli significativi della storia del sapere, riflettendo su come le conoscenze scientifiche si siano integrate nella vita quotidiana.
Il relatore dell’incontro
L’evento vedrà come protagonista il professor Piero Martin, docente di Fisica sperimentale all’Università di Padova e attualmente associato al Centro Interdisciplinare “B. Segre” dell’Accademia Nazionale dei Lincei. Martin è anche visiting professor presso la Columbia University di New York e ha dedicato la sua carriera allo studio della fusione come fonte di energia. Ha ricoperto ruoli di responsabilità in progetti scientifici internazionali e attualmente coordina le attività di fisica del DTT, un ambizioso esperimento di fusione italiano. Tra le sue pubblicazioni, spiccano “Le 7 misure del mondo”, tradotto in otto lingue e finalista al Premio Galileo 2022, e “Storie di errori memorabili”. A breve uscirà anche “Questo è quanto”, un’opera che esplora la fisica quantistica.
Il tema dell’incontro
Durante l’incontro, Martin affronterà il tema di Albert Einstein, un personaggio spesso associato alla bomba atomica e alla celebre formula della relatività E=mc². Il professore chiarisce che, sebbene Einstein abbia avuto un ruolo nell’invenzione della bomba atomica, il suo contributo alla scienza va ben oltre. La sua influenza si estende alle rivoluzioni della meccanica quantistica e della relatività, che hanno aperto nuove prospettive sull’universo. Martin intende mettere in luce gli aspetti meno noti di Einstein, evidenziando la sua genialità e la sua umanità, insieme alle contraddizioni che lo hanno caratterizzato.
Contraddizioni e riflessioni
Una delle contraddizioni più evidenti nella vita di Einstein è il suo coinvolgimento nel programma Manhattan, avviato con una lettera al presidente Roosevelt nel 1939. Tuttavia, nel 1947, dichiarò di essersi pentito di aver contribuito alla creazione della bomba atomica, affermando che non l’avrebbe mai fatto se avesse saputo che i nazisti si sarebbero arresi. Inoltre, Einstein è noto per essere uno dei padri della fisica quantistica, pur esprimendo il suo timore riguardo al principio di indeterminazione, con la famosa frase: “Dio non gioca a dadi”. Era un fervente sostenitore della pace e dei diritti civili, come dimostra l’invito alla sua casa della cantante d’opera Marian Anderson, discriminata per il colore della pelle. Questi aspetti evidenziano come la scienza sia intrinsecamente legata all’umanità.
Comunicare la fisica
Martin sottolinea l’importanza di comunicare la fisica in modo accessibile. Crede che sia un dovere civico per chi si occupa di scienza facilitare la comprensione dei concetti scientifici, specialmente in un’epoca in cui la scienza permea ogni aspetto della vita quotidiana. Racconta la sua esperienza al liceo classico, dove molti compagni evitavano la matematica e la fisica, convinti di non poterle mai comprendere. Secondo Martin, è fondamentale avere bravi insegnanti che possano rendere la scienza accessibile a tutti, poiché le basi della scienza possono essere comprese da chiunque, anche se solo alcuni raggiungeranno livelli professionali. La responsabilità di comunicare efficacemente gli elementi fondamentali ricade su chi, come lui, si dedica a questo campo.