Abbiamo incontrato Abigail Fraeman, Planetologa, Ricercatrice eDeputy Project Scientist del rover Curiosity presso la NASA JPL (Jet Propulsion Laboratory) di Pasadena (California, USA). Lei studia l’origine e l’evoluzione dei corpi terrestri nel nostro Sistema Solare, in modo particolare la geologia di Marte e delle sue lune Phobos e Deimos. Recentemente, Fraeman è stata selezionata dalla NASA per condurre ricerche sulle lune di Marte, attraverso gli strumenti della missione MMX della JAXA (agenzia spaziale giapponese).
La missione Martian Moons Exploration (MMX) della JAXA sarà lanciata nel 2024 con l’obiettivo di visitare le due lune di Marte Phobos e Deimos. Inoltre, un lander atterrerà su Phobos e raccoglierà dei campioni, i quali saranno portati sulla Terra nel 2029.
Come fate a capire cosa accadde su Marte milioni o miliardi di anni fa studiando le rocce marziane?
Proprio come si studia la geologia che caratterizza i luoghi della Terra: osserviamo le composizioni, le trame e le forme delle rocce marziane. Il nostro obiettivo è capire come si sono formate e i vari processi che le hanno cambiate nel tempo. Noi studiamo tutte queste proprietà attraverso le sonde spaziali che orbitano attorno a Marte, i rover e i lander che lavorano sulla superficie.
Come possiamo capire come sono nate le lune di Marte?
Ancora non sappiamo come si siano formate le due lune di Marte, Phobos e Deimos! Pensiamo che siano o asteroidi catturati dalla gravità di Marte e collocati nell’orbita marziana, oppure potrebbero essere dei pezzi di crosta marziana che sono stati lanciati nello Spazio dopo un impatto, o semplicemente si sono formati attorno a Marte mentre si evolveva il pianeta stesso. Chiaramente, ognuna di queste idee supporta una diversa previsione su quali caratteristiche potrebbero avere le lune, e anche su quale potrebbe essere la loro struttura interna. Infatti, la missioneMars Moon eXplorer (MMX) della JAXA cercherà di risolvere proprio questi misteri.
È vero che Phobos si distruggerà tra 30 o 50 milioni di anni? Ho letto che Phobos non è formato da una roccia dura, ma da una regolite farinosa.
Sì, l’orbita di Phobos si sta lentamente muovendo a spirale verso Marte, e tra decine di milioni di anni le forze di marea faranno a pezzi la luna. E’ interessante notare che Deimos si sta allontanando a spirale da Marte, sempre di più. Tuttavia, non sappiamo con certezza come sia la superficie di Phobos, ma i modelli suggeriscono che abbia uno strato di regolite polverosa. I dati che acquisiremo dalla missione MMX ce lo diranno con certezza!
La nostra Luna influenza la Terra, ad esempio con le maree. Phobos e Deimos riescono ad influenzare il pianeta Marte?
Non che io sappia, ma non sono un esperto in questo campo. Tuttavia, Phobos e Deimos sono entrambi molto, molto più piccoli della nostra Luna, quindi qualsiasi effetto gravitazionale che hanno su Marte è estremamente piccolo.
Sei stata selezionata dalla NASA per condurre ricerche su Phobos, attraverso gli strumenti della missione MMX della JAXA. Come studierai la luna di Marte? Quali sono i misteri più importanti da svelare?
Lavorerò con il team MMX per comprendere la composizione elementare e mineralogica di Phobos, grazie ai dati che la sonda raccoglierà mentre orbiterà attorno a Phobos. Spero che questo lavoro possa aiutare il team a selezionare i siti di atterraggio per poter prelevare i campioni. Inoltre, mi auguro che questa missione possa svelare l’origine di Phobos.
Cosa ti ha insegnato la geologia di Marte? Cosa ami del tuo lavoro?
Attraverso lo studio della geologia marziana, con gli orbiter e i rover, abbiamo appreso che l’ambiente del pianeta Marte un tempo era simile alla Terra. Miliardi di anni fa, il pianeta rosso aveva un’atmosfera più densa, acqua liquida sulla sua superficie e tutti gli ingredienti che sarebbero stati fondamentali per sostenere la vita. Le domande a cui stiamo cercando di rispondere oggi sono:quali fattori hanno spinto Marte a evolversi in modo così diverso dalla Terra? Come funziona oggi il sistema planetario di Marte? In passato c’è stata vita? Per quanto riguarda il mio lavoro, amo lavorare con un team di scienziati e ingegneri brillanti provenienti da tutto il mondo, con l’unico obiettivo di rispondere a tutte queste affascinanti domande.