A Napoli debutta Cinema ad Alta Voce, festival innovativo per non vedenti con app per l’accessibilità ai film

Maura Delpero, regista di spicco, ha recentemente condiviso la sua esperienza di insegnante di sostegno per ragazzi ciechi, sottolineando l’importanza dellinclusione nel mondo del cinema. Durante un incontro al Museo Tattile dell’Istituto per Ciechi di Bologna, Delpero ha vissuto un’esperienza indimenticabile che ha influenzato il suo lavoro, incluso il suo ultimo film “Vermiglio“, che ha raggiunto la cinquina degli Oscar. Attualmente, Delpero è a Napoli per inaugurare il festival “CiAV – Cinema ad Alta Voce“, un evento dedicato all’audiovisivo per ciechi e ipovedenti, che si svolgerà fino al 14 marzo 2025 al Cinema Modernissimo, con ingresso gratuito.

La regista ha espresso il suo entusiasmo per il festival, evidenziando come il suo documentario, girato a Napoli, abbia messo in risalto l’importanza delle voci e dei dialetti, in particolare quello trentino, nel suo lavoro. “Quando ho saputo di questa rassegna, mi sono sentita immediatamente coinvolta, poiché riflette perfettamente la mia visione di cinema come mezzo per coinvolgere un pubblico ampio”, ha affermato Delpero.

Inclusione e accessibilità nel cinema

Il festival “CiAV” nasce con l’obiettivo di creare un ponte tra il pubblico vedente e quello non vedente. Le proiezioni di film e cortometraggi saranno accessibili ai non vedenti grazie all’audiodescrizione, disponibile tramite l’app MovieReading o attraverso audiodescrizioni dal vivo fornite da collaboratori non vedenti. I film saranno anche sottotitolati per il pubblico vedente, favorendo così un’esperienza condivisa e inclusiva. Per eventi come podcast e audiolibri, gli spettatori vedenti indosseranno mascherine per vivere l’esperienza in modo “bendato”.

Eventi e coinvolgimento delle scuole

Artisti come Peppe Barra hanno già aderito al progetto, contribuendo con la loro voce per stimolare sensazioni che normalmente si associano alla vista. Adriano Pantaleo, che presenterà la commediaPremiata Pasticceria Bellavista” al Teatro Acacia, ha già aperto il festival leggendo “Lolita“. Altri artisti, come Diletta Acanfora e Sara Penelope Robin, porteranno in scena opere di Umberto Eco e Anthony Burgess, accompagnati dalla musica di Pier Paolo Polcari degli Almamegretta.

Il festival offre un programma ricco di eventi, che include audiodescrizioni avanzate e tecniche innovative grazie all’uso dell’intelligenza artificiale. Questo approccio mira a rispondere alle esigenze di una comunità spesso emarginata, colmando il divario che ancora esiste nelle sale cinematografiche e nei festival. Dopo il successo degli “Stati Generali del Cinema Accessibile” tenutosi a dicembre 2024, “CiAV” rappresenta una naturale evoluzione, scegliendo Napoli come sede per promuovere l’accessibilità culturale.

Il festival è sostenuto dal Comune di Napoli nell’ambito del progetto “Cohousing Cinema Napoli” e organizzato dall’associazione Allelammie, in collaborazione con diverse istituzioni, tra cui l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e la Film Commission Regione Campania. Sergio Locoratolo, coordinatore delle politiche culturali del Comune, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa per costruire una cultura più inclusiva e per ripensare l’intero sistema audiovisivo verso una maggiore sostenibilità.

Il coinvolgimento delle scuole è un aspetto cruciale del festival, con laboratori mattutini dedicati agli studenti di diverse accademie, come l’Istituto Superiore Alfonso Casanova e l’Accademia di Belle Arti. Una delle iniziative più interessanti sarà una cine-passeggiata, prevista per il 13 marzo 2025, che prevede una mappatura e audi-narrazione del film d’animazioneL’arte della felicità” di Alessandro Rak. Questo evento, guidato dal regista stesso, coinvolgerà scuole lucane e partenopee, promuovendo l’accessibilità e l’inclusione nel mondo del cinema.

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Maria Marisi