Una serie di scosse sismiche ha colpito una delle isole più visitate al mondo dai turisti: nelle vicinanze c’è anche il pericoloso vulcano.
Il nostro pianeta è quotidianamente interessato da una lunga serie di scosse sismiche di varia intensità: da quelle più lievi (tra i 2 e i 3 gradi di magnitudo) a quelle più forti (superiori a 4 gradi di magnitudo). Talvolta, però, si possono verificare scosse estremamente pericolose, in grado di distruggere intere città, come i terremoti di magnitudo superiore a 7.
Cosa genera, allora, queste scosse sismiche? I terremoti sono principalmente causati dal movimento delle placche tettoniche della Terra che, spostandosi costantemente, possono scontrarsi e incastrarsi tra loro. Questo fenomeno provoca il rilascio di un’enorme quantità di energia, che si propaga sotto forma di onde sismiche, dando origine al terremoto. Esistono anche altre cause, meno comuni, tra cui le eruzioni vulcaniche, le frane e alcune attività umane, come l’estrazione di petrolio e gas o l’iniezione di acque reflue nel sottosuolo.
Tra i terremoti documentati più violenti della storia troviamo, ad esempio, quello di Valdivia, in Cile: nel 1960 si verificò infatti una potentissima scossa di magnitudo 9.5, che causò danni catastrofici e generò uno tsunami che si abbatté su alcune coste del Pacifico. Inoltre, nel 1964, un terremoto di magnitudo 9.2 colpì l’Alaska (USA), provocando uno tsunami di proporzioni gigantesche. Uno dei più recenti è invece quello che colpì l’isola di Sumatra, in Indonesia, nel 2004: in quell’occasione, lo tsunami innescato dal sisma raggiunse perfino le Maldive, causando la morte di circa 230.000 persone.
Di recente, un intenso sciame sismico, con circa 200 scosse registrate, ha colpito una delle isole più famose del Mediterraneo. Ogni anno, oltre 3,4 milioni di turisti scelgono questo paradiso terrestre per le loro vacanze
L’isola del Mediterraneo colpita da 200 scosse sismiche
Qualche giorno fa, precisamente tra venerdì e domenica della scorsa settimana, una serie di 200 scosse sismiche ha colpito la splendida isola di Santorini, che fa parte dell’arcipelago delle Cicladi, nel Mar Egeo. Si tratta di una delle isole greche più visitate dai turisti. Nonostante abbia solo 20.000 abitanti e sotto il livello del mare si trovi uno dei vulcani attivi più potenti al mondo, ogni anno Santorini accoglie circa 3,4 milioni di visitatori.
Lunedì 3 febbraio 2025, le autorità dell’isola hanno quindi deciso di chiudere le scuole per verificare gli eventuali danni, dopo i 200 terremoti che hanno spaventato la popolazione e i visitatori. Il Comune ha inoltre consigliato a residenti di evitare grandi raduni al chiuso e di tenersi alla larga dai porti, tra cui il vecchio porto di Fira, vicino al capoluogo di Santorini. Questo provvedimento è in vigore anche nelle vicine isole dell’Egeo di Anafi, Ios e Amorgos.
Per quanto riguarda le scosse avvertite tra venerdì e domenica, l’epicentro è stato localizzato tra Santorini e Amorgos, mentre il terremoto più forte ha raggiunto magnitudo 4.6. Ricordiamo che Santorini, caratterizzata dalla suggestiva caldera a forma di mezzaluna, è un’isola di origine vulcanica, teatro di almeno 100 eruzioni di grandi proporzioni negli ultimi 400.000 anni, a testimonianza della sua intensa attività geologica.